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L’inganno dell’amore materno, come evitare che il “Troppo Amore” distrugga i figli e la coppia, di Anatolij Nekrasov stravolge la visione della donna con figli intesa come "mamma chioccia" e invita a considerare la figura materna da una prospettiva differente. Una mamma non è solo tale ma, anche e soprattutto, una donna e una compagna. Un ruolo non scinde l’altro. Dimenticando questo si contribuisce a creare, con atteggiamenti errati, uno scompenso nei ruoli genitoriali. In tal modo, l’eccesso di amore materno diviene un problema non solo per la donna, ma per tutti i membri del nucleo familiare.
“[…] scopo della vita è amare. Amare se stessa, le persone, gli uomini, la Terra, la vita in quanto tale. La maternità dovrebbe essere solo una conseguenza di questo amore, che la donna realizza esclusivamente se è lei a volerlo. Una conseguenza, non lo scopo principale della vita”.Nel libro sono riportati alcuni esempi che riguardano le conseguenze negative del troppo amore materno. Situazioni estreme generano problemi di salute nei figli o nel compagno o più frequentemente possono contribuire alla mancanza di radicamento e autostima con conseguente difficoltà nel riconoscimento e/o autoaffermazione dei propri talenti, della propria volontà.Può sembrare strano, ma l’eccesso di sentimento materno, dal punto di vista di Anatolij Nekrasov, può essere causa, tra i tanti disagi, anche di un mancato concepimento. Altri effetti sono visibili in una forte aggressività che i figli manifestano nei confronti dei genitori.Una figura materna troppo presente, eccessivamente premurosa o autoritaria, impedisce ai figli di sviluppare una maturità tale che permetta loro di autosostenersi.
Di conseguenza, l'ingresso all'età adulta sarà difficoltoso. Privi degli strumenti necessari che servirebbero per discernere o affrontare determinate situazioni, possono facilmente scivolare in circostanze poco piacevoli.
"Se volete che i figli siano felici siate felici voi stessi.Ai figli si può dare solo ciò che si possiede”.
Da una frase come: ”Vivo solo per mio figlio” traspare un amore morboso che annulla la presenza del partner e concentra tutto sulla maternità, mentre, secondo l’autrice la base di questo amore dovrebbe essere l’amore dei coniugi (quando ci sono entrambi).“Ho dato la mia vita per te, ho rinunciato a tutto”, l’impatto di frasi del genere sui figli può essere distruttivo.Il troppo amore è inteso non come amore vero e proprio, ma attaccamento, smania di controllo, fonte di eccessive attenzioni, non ascolto delle vere esigenze dei figli e conseguente manipolazione delle loro vite, il più delle volte inconsapevole. A volte tale amore si adorna di competenze pedagogiche o proietta sui figli tutte quelle aspettative che corrispondono ai sogni non realizzati.Tutto questo non può che generare squilibri.Individui vittime del troppo amore possono arrivare, tuttavia, a ricoprire ruoli di potere, generando gravi problemi sociali, non mancano gli esempi anche nella realtà contemporanea.Attraverso esempi e brevi storie Anatolij Nekrasov ci accompagna in un breve viaggio alla scoperta dell’altra faccia della medaglia dell’amore materno.«Immagini un’orchestra: molte trombe, tamburi, piatti... In mezzo a questa orchestra c’è suo figlio. Arriva una ragazza, che tenta di suonare sul violino una melodia d’amore. Pensa che lui possa riuscire a sentirla, in mezzo a un tale frastuono di amore materno?»Puoi trovarlo su Macrolibrarsi