L’Inghilterra oltre ad essere la patria delle scommesse sportive, è anche il Paese dove ogni cosa più o meno interessante viene quotata in Borsa. Non stupisce quindi l’ultima trovata di quotare come se fossero delle aziende anche giocatori di calcio quali Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar. Così ogni ogni appassionato, con una personale propensione per le scommesse, potrà ora acquistare una fetta virtuale di un fuoriclasse, versando denaro reale. Del resto basta pensare all’importanza che in questo Paese hanno acquisito società di bookmakers come William Hill, che opera nel settore delle scommesse già dal 1934. Presente nel listino della Borsa di Londra, questa public company è una delle aziende fondatrici dell’indice Ftse 250 e che appartiene anche al Ftse 100, ovvero le 100 società più capitalizzare quotate al London Stock Exchange, un indice quotato per la prima volta 31 anni fa. Non stupisce questo interesse per le borse su un settore così particolare come quello delle scommesse sportive, visto che la nicchia spesso riesce a portare grandi profitti con investimenti piuttosto ridotti. Così il rinomato sito di scommesse online williamhill.it, ha fatto il suo debutto in borsa valori dopo il 2005, anno in cui i mercati hanno aperto le porte alle società operanti nel settore del betting e delle scommesse sportive.
Proprio il settore del gioco online, di cui William Hill fa parte, rappresenta un bacino di utenti e di capitali prodotti ragguardevole, capace di attirare l’attenzione del mercato finanziario londinese e delle principali borse valori operanti. Negli ultimi tempi, per William Hill, sicuramente uno dei siti più operativi e virtuosi tra quelli che operano nelle scommesse online, è un momento delicato per quanto concerne la sua situazione in borsa valori. Se andiamo a vedere i grafici che ci danno un quadro della situazione, il titolo sta vivendo un momento di instabilità che caratterizza ormai diversi settori contingenti. Per il William Hill plc dallo scorso 6 agosto ad oggi c’è stato un calo che va da una quotazione di 410,90 fino all’ultimo dato che ha sfiorato quota 320,00. Nell’ultimo mese invece il picco massimo era stato quello di 352,60 dello scorso 5 ottobre. Il dato medio era stato invece calcolato sui 337,50. Ora per un titolo che rappresenta un’azienda così virtuosa questo non dovrebbe essere motivo di grande preoccupazione. Un po’ per via di questo mercato instabile e volatile e un po’ perché trattandosi di William Hill, la volontà di tornare a fare utili in tempi brevi è più che scontata. Per questo motivo la compagnia inglese si è già impegnata come partner ufficiale nel prossimo torneo Australian Open di tennis. Nelle intenzioni la volontà è quella di espandere al mercato di un Paese strategicamente interessante come l’Australia, un importante tassello per quanto riguarda il gioco online e e le scommesse. Perché, dato il risultato operativo in borsa, che vede un netto calo negli ultimi tre mesi, l’azienda ha qualcosa da dimostrare e deve consolidare la sua presenza sul mercato delle scommesse sportive. Sono tuttavia dei dati che vanno letti e interpretati nella giusta ottica, visto che una flessione di profitto può capitare anche ai big come William Hill. In questi casi è fondamentale correre ai ripari con una linea strategica che denota professionalità e attenzione anche in campo finanziario e borsistico. Malgrado questo, per il momento i risultati attesi nel 2015 rappresentano un calo che va considerato nella giusta ottica.
