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L’insostenibile pesantezza dei miei rifiuti

Creato il 02 marzo 2011 da Tigella

L’insostenibile pesantezza dei miei rifiutiÈ appena terminato il mio primo mese con chilopesa, ma non finisce qui il mio lavoro di riduzione dei rifiuti.

A oggi il peso degli scarti (miei e dei gatti) ammonta a 17 bei chilozzi tondi tondi.
Nello specifico:
Umido – 2,4kg
Metallo – 490g
Carta e cartone – 850g
Plastica – 200g
Vetro – 2,4kg
Indifferenziato – 10,7kg

Penso che sia una quantità indecente, e so di poter fare molto di più.
Mi aiuta il fatto di essere nel pieno di un progetto di vita a basso impatto ecologico, grazie al quale ho eliminato quasi del tutto l’usa e getta (assorbenti, fazzoletti e tovaglioli), ho smesso di comprare le lattine di cibo per gatti a favore di una sana carnina biologica, e inoltre riuso alcune bottiglie di vetro riempiendole di vino sfuso dal mio bottegaio di fiducia.

L’umido (scarti di frutta e verdura) finisce tutto nella compostiera, mentre la sabbietta dei gatti, gli imballaggi come la pellicola e le poche confezioni di plastica che ancora uso vanno nell’indifferenziato, ed è proprio qui che mi areno: come posso ridurre in modo incisivo i rifiuti generici?

Sicuramente la scelta di prodotti di stagione riduce l’uso di confezioni come barattoli di latta e buste di materiali vari. I detergenti fatti in casa e conservati in barattoli e flaconi riusati, quelli sì che sono un ulteriore stratagemma.

Per quanto riguarda carta e cartone, conosco alcuni creativi che saprebbero insegnarmi come riciclarne la gran parte, per farne dell’editoria casalinga deliziosa.
Che altro?

Tutto sommato ecco, non penso di essere messa così male. Ma ho bisogno dell’aiuto di chi ha ridotto drasticamente tutti i suoi rifiuti. Avete qualche consiglio milanese per me? Dico milanese, perché chi è di Milano sa che generalmente l’umido va con l’indifferenziato, e che l’Amsa non è sempre chiara nella distinzione tra tipi di plastica, o nelle indicazioni su dove e come buttare che cosa.
Inoltre potreste sapere di negozi che promuovono il prodotto sfuso, e che ancora non conosco. Vero?

;-)

Grazie a www.chilopesa.it per questa utile iniziativa pro-consapevolezza.


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