La nuova caccia all’untore, orchestrata sul suo blog cloaca, dal vecchio comico che non fa più ridere, è quanto di peggio la sua mente malata potesse concepire. D’altra parte l’ometto in questione non è mai stato in grado d’esprimere altro, rispetto alla bavosa rabbia con cui, quotidianamente, alimenta e aizza il suo mini esercito di lobotomizzati.
Alla pari si collocano le sue rappresentanze parlamentari, pròtesi del e protési nel medesimo delirio: affannati signori nessuno che fanno a gara per compiacere e tentare di superare il loro maestro.
Che dire poi del presunto ideologo Becchi: una sorta di vecchio rottame dal fantasioso eloquio e dalle altrettanto bizzarre teorie costituzionali, forse acquisite di rimando dal peggior Berlusconi.
Si tratta – per tornare a bomba – dell’ennesima iniziativa, architettata nella disperata ricerca di quell’amplificazione che non viene più concessa all’incessante idiozia dilagante del vecchio comico para guru.
Nella fogna a cielo aperto, nonchè sede sociale del MoVimento, tutti i nuovi camerati si possono così, allegramente esercitare nella tecnica mista dell’insulto e della violenza, per ora, verbale, di chiara matrice e ispirazione pre e post nazifascista.
Che quest’omuncolo, sin dalle origini, fosse un piccolo neofascista, che fa più schifo che spavento, era e resta cosa nota.
Verrà il giorno in cui potrà serenamente godersi tutti i vaffanculo che merita la sua natura di uomo insulso, confuso in mezzo a molti altri.
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