Il Kommersant riferisce, citando fonti anonime, che i primi due sistemi dovrebbero entrare in funzione già entro fine anno, mentre il terzo richiederà più tempo di lavorazione e dovrebbe essere pronto per il 2013: l’azienda che si è aggiudicata la commessa, la Iteranet, sarebbe comunque legata ai servizi segreti nella persona del suo fondatore, Igor Matskevic, secondo il giornale già collaboratore su progetti top secret dell’Intelligence russa.
In serata però la Iteranet, attraverso un secco comunicato dello stesso Matskevic, ha smentito qualsiasi coinvolgimento nel progetto: “Non facciamo parte di alcun piano per sviluppare sistemi per monitorare e per condizionare gli utenti della blogosfera. Non sono mai stati siglati contratti come quelli riferiti dal Kommersant”.
Non è la prima volta che in Russia emerge il rapporto ambiguo tra servizi segreti e web: ad aprile 2011 il Fsb chiese di bloccare l’utilizzo di Gmail, Msn e Skype in Russia, poichè i loro algoritimi codificati avrebbero potuto avvantaggiare organizzazioni eversive e terroristiche.