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L'Inter ad Abu Dhabi incontra la filosofia araba

Creato il 13 dicembre 2010 da Calciosofia

A metà di una stagione in cui si è attualizzato tutto ciò che sembrava inattuale, il trionfo di una squadra che da tanto tempo non saliva sul tetto d'Europa e la sua decadenza repentina, l'Inter si trova oggi stimolata a vincere dopo 45 anni la Coppa del mondo per club. Evento che a detta e a pensiero del presidente Moratti è nelle condizioni attuali totalmente inattuale. Ma come sanno bene tutti gli appassionati di calcio la palla è rotonda e tutto è possibile, senza dimenticare che in fondo l'Inter è l'Inter. Inoltre il contatto con la filosofia araba potrebbe originare un miracolo, che come tutti i miracoli, non deve spiegazioni a nessuno.
L filosofia araba è sotto l'insegna del principio di necessità, principio che l'Inter ha fatto suo. La necessità domina il mondo interista. Necessità di vincere per far felice il Presidente oltre che i tifosi. Necessità di porre una splendida ciliegina sulla torta di un 2010 memorabile. Necessità di mettere finalmente in campo tutti gli infortunati. Necessità per Rafa Benitez di dare un senso al suo essere stato in Inter. A questo principio non sfugge la volontà umana dominata da una catena causale attraverso tutti gli avvenimenti che si sono succeduti, a partire dall'abbandono di Mourinho.
Il compito dell'Inter è quello di effettuare il tentativo di sottrarsi al principio di necessità e di introdurre in esso un principio di contingenza che permetta di salvare la libertà creativa e il libero arbitrio per tornare totalmente padrona di se stssa. Tentativo che l'Inter effettuerà mercoledi 15 dicembre contro i sudcoreani del Seangnam allo stadio Zayed di Abu Dhabi.


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