operazioni gestite dall’Inter
L’Inter, da Benitez a Mazzarri: le buonuscite
Rafa Benitez era arrivato per ricostruire le mura della Milano nerazzurra dopo l’addio di Josè Mourinho; se non lo avete ancora fatto, correte a leggervi Coaching Mourinho di Juan C. Cubeiro. Arrivato nell’estate del 2010, lo spagnolo ha lasciato nel dicembre dello stesso anno, niente panettone né fuochi d’artificio. Il contratto prevedeva due anni di permanenza, in realtà il rapporto tra Benitez e l’Inter è durato meno di 4 mesi. Separazione con diverse ruggini e una buonuscita da 3 milioni di euro nelle casse del tecnico oggi al Napoli.
Al suo posto Leonardo, l’ex rossonero. Era il 24 dicembre del 2010. Mezza stagione senza convincere appieno la proprietà (allora c’era Massimo Moratti) e una risoluzione definita “amichevole” nel giugno del 2011. Non sono state diffuse le cifre della separazione ma tutto lascia pensare che nel portafogli del brasiliano non siano entrati, per i mesi in panchina, meno di 500 mila euro.
L’Inter e Gasperini: 1 milione per 2 mesi di lavoro
Arriva così il turno di Gian Piero Gasperini, estimatore della difesa a tre, arrivato a Milano con un preventivo scetticismo generale e qualche perplessità interna allo stesso staff manageriale. Già partire con queste premesse, non è che fosse un granché. Anche in questo caso, arriva la rottura anticipata. Firma un biennale da 1,5 milioni a stagione ma la rescissione del contratto è datata settembre 2011. Due mesetti di lavoro, quattro sconfitte e un pareggio tra campionato e gare europee. Dopo la disfatta di Novara, l’esonero e l’accordo della separazione che porta il club nerazzurro (ancora una volta) a sborsare una buonuscita da 1 milione di euro. Spetta così al normalizzatore Claudio Ranieri afferrare il timone e condurre in porto, sana e salva, la barca. Contratto di due anni a 2 milioni a stagione. Dopo 6 mesi, la storia si ripete, altra rottura anticipata nel marzo del 2012. Esonero e buonuscita sulla quale le cifre rimasero abbastanza fumose. Si trattò di non meno di 1 milione di euro.
Stramaccioni ha così avuto la possibilità di lanciarsi dopo le meraviglie mostrate in Primavera. Scetticismo da una parte, curiosità dall’altra. All’Inter, però, non si può sbagliare troppo (e troppo a lungo) e la mancanza di risultati si paga (su questo non ci piove…) molto cara. Contratto fino al 2015 per l’attuale tecnico dell’Udinese, che ha intascato 750 mila euro per chiudere anticipatamente il vecchio accordo con l’Inter. Dal maggio 2013 in poi, ha intascato inoltre 1,5 milioni di euro da esonerato di lusso; per un totale di circa 2,2 milioni guadagnati senza dare alcun apporto in panchina.
Come finirà con Walter Mazzarri?
Infine, Walter Mazzarri, vedremo come andrà a finire anche se non sembra che questa storia possa discostarsi di molto da quelle precedenti. Il libro di Walter Mazzarri «Il meglio deve ancora venire», con tanto di prefazione di Massimo Moratti, è stato un clamoroso flop, ulteriore indizio dello scarso interesse generale (e attaccamento?) suscitato dalla figura del tecnico di San Vincenzo, che non sta passando giorni facili. Per lui, contratto prolungato fino al giugno del 2016, vedremo se arriverà a naturale scadenza. Altrimenti, bisognerà sborsare altri soldi. E il totale finale potrebbe superare gli attuali 15 milioni buttati in buonuscite (al lordo) e in soli 4 anni. L’Inter lo sa.