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L'internet delle cose in Italia? Vale un miliardo e mezzo

Da B2corporate @b2corporate
Wearable come l'Apple Watch, sicuro come i box GPS/GPRS installati sulle auto per la registrazione e l'invio alle compagnie assicurative dei parametri di guida, intelligente come il frigorifero che, connesso alla wireless di casa, ci segnala quando stanno finendo le nostre scorte di cibo e magari ci consiglia dove acquistare i rifornimenti con lo sconto.
L'internet delle cose in Italia? Vale un miliardo e mezzo
L'Internet delle cose sta cambiando il nostro modo di rapportarci con gli oggetti che ci circondano, e se pochi anni fa ci stupivamo semplicemente delle potenzialità di un motore di ricerca come Google oggi è sotto gli occhi di tutti come la Rete globale sia un continente in gran parte ancora sconosciuto e ricco di opportunità.
Secondo l'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, l'IoT, com'è comunemente abbreviato, ha un valore di mercato in Italia pari a 1,55 miliardi di euro, con una crescita del 28% rispetto all'anno precedente.
Anche in Italia, insomma, la possibilità di dotare della possibilità di dialogare con la rete elettrodomestici o veicoli si sta affermando: in particolare i settori più promettenti sono le smart car (+38%) e la domotica o smart home (+23%). Rispetto al 2013, inoltre, sono stati 8 milioni gli oggetti connessi tramite cellulare lo scorso anno, con una crescita del 33%: qui ancora le automobili la fanno da padrone.
In casa la Smart Home è un modo eccellente anche per raggiungere alti livelli di efficienza energetica e risparmiare sulla bolletta elettrica: secondo la ricerca del PoliMi, infatti, il 46% dei proprietari di casa si dice intenzionato ad acquistare prodotti relativi all'Internet delle Cose soprattutto in materia di sicurezza e risparmio energetico. Sul comparatore di SosTariffe.it si possono trovare le migliori offerte per l'elettricità "smart", anche per gestire le proprie forniture in remoto (basti pensare in questo campo al lavoro di Energy@home, fondata nel 2012 da Enel, Electrolux, Indesit e Telecom Italia).
Smart, infine, può essere anche l'amministrazione, e fortunatamente anche la burocrazia italiana sta via via scoprendo i vantaggi del rendere le sue procedure paperless e scegliere l'approccio intelligenze per l'illuminazione pubblica, la gestione della mobilità e la raccolta rifiuti. Potenzialmente, un'adozione capillare di queste soluzioni consentirebbe di far risparmiare ogni anno 4,2 miliardi di euro, migliorando esponenzialmente la vivibilità delle città, tagliando di 7,2 milioni di tonnellate le emissioni di CO2 e arrivando a far risparmiare quasi 5 giorni l'anno per ogni cittadino in coda nel traffico in auto o alla ricerca di un parcheggio libero.

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