Uno dei casi più indegni e incivili: l’ex macello, probabilmente senza che nessuno vedesse nulla,è diventato una discarica abusiva e pericolosa per la salute. Giancarlo Schifano chiede fra l’altro perché Aem non ha sporto denuncia prima dell’intervento del Noe dei carabinieri di Brescia.
Consiglio Comunale del 24 giugno 2013 ore 15.30
ORDINE DI TRATTAZIONE
NELLA PRIMA ORA VENGONO TRATTATE I SEGUENTI PUNTI
Interrogazione presentata in data 23 maggio 2013 dal consigliere comunale del gruppo consiliare Italia dei Valori Giancarlo Schifano sul sequestro da parte dei carabinieri del Noe di Brescia dell’area ex macello, a causa di un ingente ritrovamento di materiale pericoloso per la salute dei cittadini.
Premesso che l’area dell’ex macello è stata ceduta dal Comune ad Aem S.p.A. nel 2011 per una somma considerevole. Considerato che all’interno dell’area sono stati ritrovati rifiuti pericolosi,come pannelli in fibrocemento contenenti amianto, nonché rifiuti provenienti da demolizioni e altro materiale da catalogare. Rilevato che c’è un concreto rischio per la salute e la sicurezza dei cittadini in una vasta area contaminata da rottami di ogni genere. Preso atto che Aem S.p.A. proprietaria dell’area ex macello dal 2011 non ha effettuato dei controlli specifici per impedire il proliferare dell’inquinamento da materiale pericoloso; interrogo il Sindaco e l’Assessore competente per sapere: quali iniziative saranno intraprese per salvaguardare la salute della collettività,che vede all’interno della città una vasta area contaminata da materiali pericolosi in primis amianto; come mai Aem non ha denunciato la presenza di questi materiali pericolosi nel periodo antecedente l’intervento dei carabinieri del Noe di Brescia?
Interrogazione presentata in data 27 maggio 2013 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Roberto Poli e Alessandro Corradi sulla riduzione dei servizi di centro estivo.
Premesso che l’offerta educativa e ricreativa estiva per l’infanzia ha da sempre rappresentato un fiore all’occhiello dell’amministrazione cittadina, per la qualità del servizio, per la copertura in termini orari e per la durata stagionale e per la possibilità di dare risposte a tutte le famiglie interessate al servizio durante il periodo di chiusura delle scuole; che la tipologia del servizio non ha il solo scopo di aiutare per l’estate le famiglie con genitori che lavorano e senza altri familiari a sostegno, ma che ha anche precise finalità educative e di socializzazione per i bambini. Appreso che per l’estate 2013 è stata prospettata una riduzione significativa delle offerte di nido estivo e di centri estivi con contestuale aumento delle tariffe ed in particolare che: l’apertura è stata ridotta al solo mese di luglio, mentre l’anno scorso il servizio era garantito per luglio ed agosto; le tariffe aumentano da 60,00 euro a 80,00 euro la settimana compreso il servizio mensa e da d 35.00 a 55.00 euro senza mensa, chiedono di sapere precisamente quali servizi è in grado di assicurare l’Amministrazione alle famiglie per l’estate 2013 nel mese di agosto non coperto dal servizio; di conoscere di quanto sia stato ridotto lo stanziamento economico nel 2013 su questo servizio.
Ordine del giorno presentato in data 27 settembre 2012 dal capogruppo del gruppo consiliare Italia dei Valori Giancarlo Schifano con cui si impegna la Giunta Comunale ad individuare e realizzare un percorso podistico intorno alla pista ciclistica “Alfo Ferrari e Silvio Pedroni”.
Il Consiglio comunale impegna la Giunta ad individuare e a realizzare un percorso podistico intorno alla pista ciclabile del Parco al Po per dare la possibilità ai numerosi podisti di usufruire di un adeguato posto dove poter svolgere in sicurezza la propria attività.
Ordine del giorno presentato in data 5 giugno 2013 da consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Alessandro Corradi) con cui si impegnano il Sindaco e la Giunta a rivedere le scelte, eccessivamente onerose per le famiglie, relative alla compartecipazione ai costi dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali e ad evitare l’introduzione di una retta anche per la scuola dell’infanzia comunale.
Appreso che la manovra della Giunta per il bilancio 2013 prevede: un aumento della compartecipazione da parte delle famiglie delle tariffe dei nidi (la retta minima passerebbe a 200 euro e la massima a 600 euro); l’introduzione, per la prima volta, di una retta anche per la frequenza alla materna (da un minimo di 30 euro ed un massimo di 70 euro mensili) e che introduce una disparità di trattamento tra bambini frequentanti la scuola pubblica: scuola statale gratuita e scuola comunale a pagamento. Premesso che i servizi per l’infanzia ed in particolare i nidi e le scuole dell’infanzia comunali sono una offerta formativa che ha costituito, nel passato, una priorità ed una precisa scelta delle amministrazioni che si sono succedute; tale offerta non è da intendersi solo come servizio alle famiglie, ma come opportunità ed investimento educativo per tutti i bambini. Considerato che i rincari ed i nuovi costi vanno ad aggiungersi ai ritardi nella comunicazione circa le iscrizioni ed aumentano le difficoltà e le incertezze delle famiglie; la manovra ostacolerà per un verso l’accesso ai nidi ed alle scuole per l’infanzia dei bambini provenienti da famiglie in difficoltà e più colpite dalla crisi e dall’altro favorirà l’esodo verso altre offerte più competitive delle utenze che appartengono alle fasce di reddito più alte, il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a rivedere le scelte, eccessivamente onerose per le famiglie, relative alla compartecipazione ai costi dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali; ad evitare l’introduzione di una retta anche per la scuola dell’infanzia comunale.
Mozione presentata in data 14 giugno 2013 dal consigliere comunale del gruppo consiliare Italia dei Valori Giancarlo Schifano con cui si chiede l’interruzione della sperimentazione delle nuove linee del trasporto urbano, il ripristino delle vecchie linee urbane e la convocazione di un incontro con i rappresentanti sindacali per fare il punto della situazione e delle criticità riscontrate.
Premesso che il problema dell’entrata in vigore delle nuove linee del trasporto urbano ha causato parecchi disagi ai cittadini che quotidianamente sono costretti a utilizzare i bus per svariati motivi. Considerato che questa sperimentazione ha prodotto tanta confusione e preoccupazione negli utenti. Preso atto che molti bus in questi giorni hanno accumulato parecchi ritardi o sono stati addirittura soppressi, causando un clima di tensione fra gli utenti e il personale di bordo. Rivelato che i percorsi modificati hanno provocato sconcerto e disorientamento negli utenti costretti a impiegare tempi biblici per raggiungere la destinazione finale. Visto che la campagna d’informazione della sperimentazione in corso ha presentato delle notevoli difficoltà e non ha trovato un riscontro adeguato negli utenti,principali fruitori del servizio. Ritenuto che la situazione con l’introduzione del nuovo sistema di trasporto pubblico a Cremona è decisamente peggiorato, si impegna il Sindaco e la Giunta: a interrompere la sperimentazione in atto e a ripristinare le vecchie linee urbane del trasporto pubblico; a convocare i rappresentanti sindacali per fare il punto della situazione e delle criticità riscontrate.
SI PROSEGUE CON LA TRATTAZIONE DELLE SEGUENTI DELIBERE
Individuazione, per l’anno 2013, per quanto di competenza del Consiglio Comunale, in applicazione dell’articolo 96 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, degli organismi collegiali ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali del Comune di Cremona.
Modifica dell’art. 51 del regolamento del Consiglio Comunale in tema di pubblicità della situazione patrimoniale.
Definizione del numero e delle scadenze delle rate relative al versamento del Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi – anno 2013.
Modifiche ed integrazioni del regolamento dei servizi educativi per l’infanzia.
Modifica dei criteri per la determinazione delle tariffe nei servizi educativi per l’infanzia e scolastici.
SI PROCEDE POI CON LA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO 2013 E DELIBERE CONNESSE PER CIRCA UN’ORA E UN QUARTO/UN’ORA E MEZZO CON INTERVENTI DEI VARI ASSESSORI.
A SEGUIRE SI PROCEDE CON I RESTANTI PUNTI IN ORDINE DI ISCRIZIONE CON CONCLUSIONE DELLA SEDUTA VERSO LE ORE 19.30 CIRCA.
Interrogazione presentata in data 5 giugno 2013 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Roberto Poli e Caterina Ruggeri in ordine ad interventi di messa in sicurezza delle mura del Bastione di Porta Mosa.
Premesso che dei Bastioni della Città di Cremona si conservano oggi solo alcuni tratti frammentari e tra questi il più rilevante rimane quello di Porta Mosa o Caracena, risalente ai primi decenni del Cinquecento; lo stato di conservazione dei bastioni di Porta Mosa è in condizioni di degrado ed abbandono: sulle mura sono presenti erbe infestanti e alcune scritte, sono avvenuti numerosi crolli e sono state anche asportate pietre, non vi è alcuna indicazione né cartelli illustrativi rispetto all’importanza storica delle mura. Considerato che il tentativo di recupero avviato nel 2000 con l’apertura di un parco e il progetto di creare un giardino didattico per le scuole è stato successivamente abbandonato; rilevato che attualmente a ridosso dei Bastioni di Porta Mosa è in corso un intervento edilizio di costruzione di nuovi appartamenti si chiede al Sindaco se non ritiene opportuno, anche a scomputo di oneri di urbanizzazione come avvenuto per altri interventi (posa pavimentazione di pregio in via Aporti, piantumazione viale Po), procedere quantomeno ad un intervento minimo di messa in sicurezza delle mura del Bastione, per evitare il crollo e per evitare che le residue tracce della fortificazione della città cinquecentesca siano cancellate per sempre.
Interrogazione presentata in data 13 giugno 2013 da consiglieri comunali vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Roberto Poli) in ordine all’entrata in vigore del nuovo orario degli autobus in ambito urbano ed extraurbano ed alle problematiche da esso derivate.
Premesso che dal 10 giugno2013 è entrato in vigore il nuovo orario degli autobus in ambito urbano ed extraurbano Ricordata la delibere del consiglio comunale n. 9 del 28/1/2013 che ha approvato lo schema di contratto di servizio riguardante il trasporto pubblico locale e l’ approvazione dell’impegno di spesa pluriennale, con riferimento in particolare all’allegato a pag. 50-52 che riguarda l’ambito urbano di Cremona. Sottolineato che nel dibattito in Consiglio Comunale relativo alla citata delibera il Partito Democratico aveva evidenziato le criticità e l’incertezza del nuovo piano presentato votando contro la proposta presentata. Rilevato che: il programma di esercizio annuale aggiudicato con la gara prevede novità significative per gli utenti del trasporto urbano; due fasi di attivazioni: una transitoria e una come obiettivo; cambiamento dei percorsi esistenti, del nome delle linee, e l’introduzione del bus a chiamata. dopo le ore 20.45, la presunta razionalizzazione nasconde in realtà una contrazione del servizio in termini di percorsi e di copertura oraria. Considerato che questa vera e propria rivoluzione non è stata accompagnata per tempo da un’adeguata informazione ai cittadini, non vi e stata alcuna condivisione con i comitati di quartiere, ma solo un’informazione tardiva e con opuscoli informativi pochi chiari e insufficienti per i cittadini. Non c’è stato un approfondimento puntuale nelle commissioni periferie e ambiente e mobilità. Sono giunte numerose segnalazioni e proteste per la soppressione di alcuni percorsi e di alcune corse e per il vuoto informativo. Rilevato inoltre che da notizie di stampa il Sindaco Perri avrebbe informalmente dichiarato: “Ma c’era proprio bisogno di andare a rivoluzionare le abitudini delle persone, se non ce lo chiedeva nessuno?”, a riprova della scarsa condivisione e della sottovalutazione del provvedimento adottato, come conferma quanto dichiarato dall’Assessore Bordi su Facebook – KM (azienda che si occupa del trasporto pubblico a Cremona) per inaugurare le nuove linee e i nuovi orari dei bus ha lanciato una campagna di informazione senza precedenti,, rivoluzionando il modo”del saper fare”, giocando l’iniziativa sul cercare di stimolare la curiosità degli utenti; utilizzando materiali semplici, (spago da cucina ..), mascherando l’informazione dietro la disinformazione ‘…..’ ovvia del veri Kreativi. Complimenti sembrava impossibile invece sono riusciti a stupirci anche questa volta – e che le risposte da una parte dell’assessore Zanibelli ad alcune lettere esprimono prudenza. E preoccupazione nella consapevolezza che l’impianto deciso con Km S.p.A. presenta problemi e criticità, s’interroga l’Assessore per sapere quali: sono le valutazioni della Giunta rispetto al caos bus; quali accorgimenti e modifiche intendere prendere alla luce dei disagi e disservizi; come mai non vi è stata alcuna consultazione, ma neppure una tempestiva informazione, con i rappresentanti dei Comitati di Quartiere; come mai non vi è stato alcun passaggio nelle Commissioni Consiliari; quali motivazioni hanno portato ai nuovi percorsi con la soppressione delle circolari che privano diverse parti della città di un collegamento con Ospedale – Cremona Solidale; se il nuovo piano della sosta includeva anche il piano del trasporto pubblico.
Mozione presentata in data 17 giugno 2013 dal capogruppo del gruppo consiliare Gruppo Misto Giacomo Zaffanella con cui si chiede la sospensione dell’iter di pedonalizzazione di corso Garibaldi.
Premesso che: è in atto un processo di pedonalizzazione di un tratto di Corso Garibaldi, che comporterà mutamenti nella quotidianità di residenti, imprese operanti nella zona e cittadini fruitori dei servizi. Considerato che: un riassetto più ampio della sosta e della mobilità cittadina è in fase di realizzazione; tuttavia si sta procedendo in modo non organico andando ad intervenire sulle linee del trasporto pubblico, su alcune decisioni di viabilità e su progetti futuri senza affrontare con una visione d’insieme l’intera materia; l’imposizione dall’alto di scelte in materia di viabilità, metodo utilizzato qualche anno fa per altre zone della città, dovrebbe venire scartato a favore di modalità che prevedano il confronto preventivo con i soggetti che quotidianamente vivono ed operano nella zona, per attuare soluzioni in grado di migliorare e non di peggiorare l’attuale situazione, qualora ve ne fosse reale necessità. Il Consiglio impegna la Giunta: a sospendere l’iter di pedonalizzazione; a coinvolgere i residenti, le imprese della zona, le associazioni di categoria, al fine di raggiungere una soluzione che non penalizzi nessuno, convocando una o più riunioni aperte alla cittadinanza a Palazzo Cittanova, non al fine di illustrare decisioni già prese ma per comprendere se vi siano reali necessità o benefici.