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L’intertriste – Il portiere di notte

Creato il 19 dicembre 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

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Solo gli imbecilli non cambiano mai idea. Ieri ne ho avuto ulteriore conferma. In una botta sola, grazie a una partita di Coppa Italia, ho cambiato idea due volte. Un miracolo natalizio, in pratica.

Dunque, ieri pomeriggio ci avevo pure fatto su un pensierino: quasi quasi vado a San Siro a vedermi l’Inter. Il match è contro l’Hellas Verona, ottavi di Coppa Italia. Poi penso che questo trofeo che, per dirla con Guccini, ci avvolge nella tristezza come miele, mica come nel resto d’Europa dove le coppe nazionali valgono tanto quanto il campionato, se non di più. E poi mi sento un po’ acciaccato, forse mi sta venendo l’influenza, magari la partita la vedo a casa nella pausa pubblicitaria tra un film e l’altro.

Mentre la guardo, penso che potrei scrivere un post sull’indecenza di questo torneo. Allo stadio non c’è nessuno (va bene che fa freddo ma…), in tv saranno forse più i veronesi a vederla, oltre ai mezzi malaticci come me (noi uomini quando stiamo così sembriamo sul letto di morte). La partita si rivela divertente però, così abbandono lo zapping e mi guardo un bel Verona e un’Inter che fa bene il suo compito. Poi succede un fatto. Un fatto brutto. L’Inter sta vincendo ma Castellazzi si infortuna. Si lussa una spalla. Ahia. Doppio ahia: Stramaccioni ha finito le sostituzioni. Così in porta finisce un attaccante, Rodrigo Palacio.

Sto già cambiando idea sulla bruttezza della Coppa Italia e già rischio di incupirmi di nuovo. A inizio anno, diciamolo, non ero contento dell’arrivo di Palacio. Non so, non mi sembrava l’acquisto giusto, quel giocatore in grado di farci fare il salto di qualità tipo Cassano. E con quella treccina penzolante, dai. Invece l’argentino comincia a convincere a furia di gol e partite di grande corsa e quantità. Poi ieri sera finisce in porta, con quella maglia da portiere per lui troppo grande, e penso che i punti accumulati si disperderanno tra una papera e l’altra. E Invece Palacio resiste e fa pure una paratona.

Mi viene così in mente Francisco Farinos, uno dei ‘fenomeni’ arrivati dal Valencia doppio finalista di Champions e finito nell’oblìo. Pure lui finì in porta dopo che l’Inter aveva esaurito i cambi. Fu proprio a Valencia, nel 2002, quarti di Uefa. E pure lui fece un paio di paratone. Su di lui certo non ho cambiato idea, pippa era e pippa resta. Palacio invece mi ha guadagnato nuovi punti: non ha avuto paura ed ha affrontato un ruolo non suo. Si è preso una responsabilità. Va da sé che ora, da tifoso interista, la Coppa Italia mi piacerebbe vincerla eccome.

Alessandro Oliva@aleoliva_84

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