L’intervista – Bruno Cirillo: ‘Vi racconto la mia India’

Creato il 28 ottobre 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
28th ott, 2014 · commenti

Difensore centrale tosto, leader della retroguardia con cuore da capitano, simpatia napoletana per un calciatore giramondo. Parliamo di Bruno Cirillo, centrale difensivo del Pune City allenato dal mister italiano, Franco Colomba. Il pilastro, nato a Castellammare di Stabia, ha sposato il progetto indiano dell’Indian Super League dopo le varie stagioni in giro per l’Europa oltre che in Italia. Lo ricordiamo con le maglie di Reggina, Inter, Lecce e Siena. Noi di TuttoCalcioEstero.it lo abbiamo voluto intervistare per capire il perché della scelta di volare in India a migliaia di chilometri di distanza e che cosa si aspetta da questa sua nuova esperienza.

Come ti trovi in India? E perché hai scelto questa “nuova” esperienza?
“Una delle motivazioni del perché di questa scelta è stata la chiamata ricevuta direttamente da mister Colomba che aveva già accettato questa nuova avventura. Io personalmente avevo una gran voglia di fare una nuova esperienza, totalmente diverse da tutte quelle precedenti”.

Tanti campioni hanno preso la decisione di andare in questo nuovo campionato, com’è giocare con tanti di questi giocatori?
“È sicuramente una bella sensazione e una grande onore. Nella mia squadra ci sono tanti campioni tra cui il mio amico David Trezeguet. Inoltre affrontare e misurarsi con altri giocatori del calibro e della storia come Alessandro Del Piero, è un gran bel tutto nel passato”.

Hai girato vari Paesi d’Europa (Spagna, Francia, Cipro e Grecia), cosa ha in particolare l’India?
“L’India è una nazione totalmente diversa dalle altre in cui ho giocato. La cultura e le tradizioni sono nettamente differenti. E’ un Paese in continua crescita sotto tutti i punti di vista, dall’economico allo sportivo al culturale”.

Il calcio non è ancora uno dei sport più seguiti nel Paese indiano, vedi il cricket, comunque sia gli stadi sono tutti pieni, come avete fatto?
“È un progetto interessante e sono orgoglioso di farne parte. Al momento i tifosi, non solo della mia squadra, sono veramente molto entusiasti. Da parte della federazione è stato fatto un lavoro perfetto dal punto di vista comunicativo e mediatico. In pochi mesi si vedono ottimi risultati. Gli stadi di tutte e 8 le squadre sono continuamente pieni e dal campo si nota l’entusiasmo e la gioia dei tifosi sugli spalti, in particolare i bambini”.

Destino ha voluto che tu rincontrassi il tuo vecchio allenatore Colomba, com’è il vostro rapporto?
“Sono felicissimo di lavorare nuovamente con mister Colomba è stato lui che mi ha fatto esordire in serie A e gli devo tutto. Dopo aver ricevuto una sua telefonata non ho esitato a volare in India per raggiungerlo, anche se logisticamente parlando non è facile. Il rapporto tra di noi è stupendo, lui mi ha dato piena fiducia e io cerco di ricambiare tutto con estrema professionalità”.

La partenza è stata un po’ a singhiozzo, ma in realtà è arrivata la prima vittoria. Cosa puntate in questo primo campionato di Indian Super League?
“Dopo un primo pareggio e una sconfitta, abbiamo raggiunto una buona vittoria in casa. Cerchiamo di pensare partita in partita e proveremo a fare del nostro meglio, cercando di toglierci qualche soddisfazione”.

Credi di chiudere proprio qui la tua bellissima e “multietnica” carriera?
“E’ da un po’ che ci penso. A dicembre, quando il campionato sarà finito, tornerò a casa e valuterò. Se dovesse arrivare qualche proposta interessante farò le mie giuste valutazioni”.

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