(oggi è il giorno del futuro. Nel 1985 il giovanissimo Fox è diventato una star mondiale grazie a Back to the future che quest'anno compie trenta anni. Se Marty McFly tornasse ora, questa intervista lo farebbe sentire a casa).
Se potessi viaggiare nel tempo, dove andresti?A un certo punto della mia vita ho letto tutto sugli indiani d’America. Spesso mi sono chiesto come sarebbe finire nel mezzo della cultura indiana e vedere com’è. Poi, quando ero in Inghilterra [per girare la prima puntata della nuova stagione di Casa Keaton], ho passato un po’ di tempo in un pub costruito ai tempi di Elisabetta I. Mi chiedevo come sarebbe stato bazzicare con i banditi che frequentavano il posto allora. Ma credo che mi piacerebbe fare quello che ha fatto Marty in Ritorno al Futuro: andare e vedere che succede.
C’è un evento storico che ti ha sempre affascinato?
Sono un fan della storia, ma non la studio. Quando leggo qualcosa di storico, lo faccio perché mi intrattiene. La nascita di Cristo sarebbe una cosa figa da vedere. Così come la scoperta del fuoco, il giorno in cui qualcuno ha fatto cadere una pietra e visto la scintilla, e qualcuno ha detto, «Oh, non male,» e allora hanno fatto cadere la pietra un’altra volta e la scintilla ha appiccato un fuocherello su delle foglie. Allora potrei andare da loro e dire, «Questa parte non sta bruciano», tirando fuori il mio accendino.
Sempre pronto a far divertire gli altri.
Sì, vaudeville del 10.000 a.C. Amo far ridere la gente. Mi ricordo che quando ero molto piccolo, mia madre stava aspettando degli ospiti e mi disse di cambiarmi i pantaloni. Allora sono andato di sopra e sono sceso in boxer dicendo, “Questi sono gli unici pantaloni che ho trovato.” Che cosa stupida! Ma tutti si sono fatti una risata. Credo sia stata la mia piccola scoperta preistorica. (continua qui)
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