L’arresto dell’assessore alla casa Zambetti per aver comprato 4000 voti dalla mafia è una bomba atomica che esplode in Lombardia.
Si dipinge un quadro assai peggiore rispetto a tangentopoli.
Come dice la Bocassini siamo di fronte alla capacità delle organizzazioni criminali di influenzare e condizionare l’esito delle elezioni.
Può restare in piedi una Regione in cui il presidente, cinque assessori e quattordici consiglieri sono inquisiti? In cui un assesore è accusato di aver comprato voti dalla mafia?
Matteo Salvini reagisce così:
“La Lega non c’entra un cazzo con la ‘ndrangheta. TUTTI i consiglieri e gli assessori della Lega mi hanno confermato la loro disponibilità a dimettersi. Ora ci aspettiamo che Formigoni azzeri la Giunta e che si arrivi al voto, immagino in primavera, con una squadra di poche persone che porti avanti i progetti più importanti per la nostra gente, dalla riduzione dei ticket al sostegno economico alle famiglie, alle imprese e all’agricoltura. Domani pomeriggio incontro Formigoni. Prima la Lombardia!”
Formigoni e tutto il PDL Alfano in testa reagisce così:
Se cade la Lombardia cade anche il Veneto e il Piemonte.
Una reazione che sa tanto di intimidazione mafiosa o per lo meno dimostra come la contaminazione della cultura mafiosa è profonda.
Vedremo come reagisce la Lega Nord 2.0 di Maroni.
A parte che : “Se cado io, rischiano anche Piemonte e Veneto”: per me è una speranza