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L'invasione di scritte sui marciapiedi

Creato il 15 febbraio 2011 da Riprendiamociroma
L'invasione di scritte sui marciapiedi
Con l'arrivo di San Valentino, prepariamoci all'invasione di scritte e dediche su marciapiedi e strade. Questa l'abbiamo scattata a Via Enrico Fermi, la strada dove i residenti, giorni fa, hanno manifestato contro il parcheggio sotterraneo. Mai nessuno, però, che manifesti contro l'indicibile e allucinante degrado che regna nel quartiere, e che riduce la strada alla stregua di una fogna di Calcutta. Questi sono i romani, talmente abituati agli episodi di quotidiana inciviltà e di degrado (anche morale) da aver perso il senso stesso del decoro. Vivere in una fogna di Calcutta va benissimo, "purché me facciate parcheggià 'a maghina sotto casa". E così la strada si è riempita sempre più di scritte, sui muri prima, sulle strade poi. Non venitemi a dire che i residenti del palazzo qui davanti non sanno a chi è rivolta questa scritta. Cosa aspettano a denunciarlo? La verità è che alla gente tutto questo non dà fastidio. Per il romano medio questi sono solo dei dolcissimi gesti d'amore. Anche i marciapiedi sono libri di popolo. E quando saranno finiti i marciapiedi, passeremo alle macchine. Così il "messaggio" potrà "correre" da una parte all'altra della città. Non sperate che possa cambiare qualcosa se non ci muoviamo noi. Qualcuno deve iniziare ad alzare la voce. Perché se si riesce ad organizzare una protesta contro un progetto di riqualificazione di una strada (riqualificazione!!) non si capisce davvero come e perché non si possa organizzare una manifestazione contro questo schifo. Non è necessario essere in tanti, nelle manifestazioni dei no-pup sono sempre in quattro gatti, ma la stampa accorre comunque. Fermiamo questa invasione. E apriamo gli occhi ai romani sullo schifo di città in cui vivono.

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