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L'invenzione delle razze (Barbujani) - recensione

Creato il 12 febbraio 2014 da Societydoesntexist
L'invenzione delle razze (Barbujani) - recensione  Quello di Guido Barbujani è senza dubbio un libro moderno che opta per una ricercata dinamicità, strutturato in 11 capitoli alla fine di ognuno dei quali vengono presentate note ipertestuali cui potersi rifare con lo scopo di approfondire il tema trattato.
  Da C. N. Linnaeus a Darwin, dai fallimentari e controversi studi di Carleton S. Coon fino allo scontro tra le ipotesi Out-of-Africa e Multiregionale per passare alle analisi di Sarah Tishkoff sulla grande quantità di variazioni genetiche presenti nel continente africano, Barbujani si pone di offrire un panorama il più completo possibile dei temi, degli autori, delle pubblicazioni e degli studi, dedicando ampio spazio per ripercorrere le tappe del dibattito sulle basi biologiche della diversità umana. Un percorso difficile e meticoloso che giunge oggi a decostruire il concetto di razza, concetto che è stato portato via ‒ per usare le parole dell'autore ‒ non dalle forze dell'ordine, ma dalla forza dell'evidenza scientifica.
  Se pure viene purtroppo a mancare un’esplicita e preliminare distinzione, forse necessaria, tra darwinismo e darwinismo sociale, la pubblicazione di Barbujani si pone ‒ per l'esposizione limpida e moderna ‒ come tappa obbligatoria per chi intenda avvicinarsi al tema.

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