Il romanzo d’esordio è: -L'inverno dello straniero- L’autore è un giovane brillante scrittore al suo esordio. Un libro che “rapisce” il lettore e lo accompagna in un viaggio buio, folle e senza ritorno; un percorso inquietante dove appare subito impossibile sfuggire da una terribile fine. Tante vittime, in una strada ripida della montagna valdostana ad ucciderle però, è uno solo il killer : Il risorto! Oltre al loro massacro, Cos'hanno in comune le vittime? L’assassino! Lui è tornato, più spietato che mai, ma da dove? Da quale terribile passato? E ancora: può un lucido assassino portare rispetto per le sue vittime dopo averle freddate? O i suoi riti rappresentano solo una manifestazione psicotica del delirio di un maniaco?:- Bastardello, bastardello resterai, di stracci e sterco vestirai vipere e sassi mangerai. Bastardello, bastardello morirai.- Questa cantilena riecheggia sempre nella mente de : Il risorto prima di colpire le sue vittime. Un indizio? Un vaneggiamento?Un libro “cinematografico” (come lo definisce l’autore), destinato a tutte le persone amanti del noir ma anche a lettori non particolarmente vessati, perché nei profili psicologici dei protagonisti, troveranno quasi certamente affinità caratteriali, peculiarità che farà riflettere chiunque si troverà tra le mani questo Scritto.Autore: Gionatan SquillaceTitolo: L’inverno dello stranieroEdito da PendragonPrezzo Euro 12 (Pag 78)
Recensione di Enza Iozzia