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L'inverno non chiede il permesso

Creato il 28 ottobre 2012 da Luciusday
E all'improvviso arriva il freddo, senza avvertire, bussare, suonare, si presenta così, come un venditore a domicilio inopportuno che infila il piede tra la porta e lo stipite per costringerti ad ascoltarlo, come il vento si infiltra nelle intercapedini dei tuoi vestiti, nei meandri lasciati scoperti e indifesi e ti si mangia da dentro, le mani diventano ghiaccioli, i piedi... dove sono finiti i piedi? 
Ti passa la voglia di andare a correre la mattina e di andare in bici in ufficio e inizi a farti ipotetiche idee su una palestra, percorri i tratti a piedi fra casa e la U-Bahn (la metropolitana) e la U-Bahn e l'ufficio stile "imbacuccato vivente" per ridurre al minimo i danni e poi, dentro la metro, e in casa, e in ufficio, ti ritrovi con climi tropicali e riscaldamenti a mille, che manco l'escursione termica nel Sahara
E come se non bastasse, ieri è arrivata la neve, ma come, dico io, siamo al 27 di ottobre e già nevica, e penso ai miei amici italiani e spagnoli a maniche corte, al fresco tiepido di qualche cortile, che sorseggiano un mojito ghiacciato, e alla mia brillante idea di tagliarmi i capelli l'altro ieri, che d'ora in poi prima di andare da un barbiere (cosa peraltro complicata, come vi racconterò meglio in un altro post) consulterò sempre le previsioni del tempo.
Il tempo in compenso oggi è bellissimo, e ti ritrovi a pensare come il weekend scorso tu stessi tranquillamente a studiare sul tavolino del balcone sotto il sole, mentre adesso il sole c'è sempre, ma con  4° C a fargli compagnia. No, l'inverno non ti chiede il permesso di arrivare.
Pulchra vobis;)
LuciusDay

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