Predevo il caffè sul terrazzo prima, con un mare silenzioso e calmo davanti a me, e pensavo che per reggere l’invidia degli altri bisogna avere un carattere che io non ho.
Lo pensavo già quest’estate.
La mia posizione, agli occhi degli altri ( solo degli altri) è invidiabile.
Casa sul mare, immobili che fruttano con i fitti estivi e, oltre a questo, la possibilità per me di lavorare e sperimentarmi, un marito che guadagna bene.
Questo agli occhi degli altri. Ma la realtà è diversa. Abbiamo affrontato periodi duri, sia economicamente, sia nella vita privata e anche le case, fruttano sì, ma sono un impegno notevole. Io per lavorare bene mi sono fatta in quattro.
Ma questo la gente non lo sa, o fa finta di non saperlo, e ti rovescia addosso la sua invidia che non sempre so fronteggiare e che mi fa star male, la interpreto come una mia colpa.
Perché sì, ci vuole il fisico anche per reggere l’invidia degli altri.
Se c’è una cosa che ho capito bene è che le case degli altri sembrano più luminose ma so tutte uguali nella trealtà.