L'invisibile e il suo valore

Creato il 09 febbraio 2013 da Marcar

La realtà che vediamo, che talvolta ci colpisce o ci travolge come le ondate travolgono poveri naufraghi aggrappati a legni di fortuna, non è affatto così immutabile come crediamo e pensiamo. Anzi, in qualche modo siamo noi a costruirla e sostenerla esattamente come la percepiamo.

Non è questa, sede adatta a spiegare questa teoria, che ovviamente ai più appare fantastica o ridicola. Questi ultimi omettono di pensare che possono considerarsi esattamente come i naufraghi di cui parlavo prima: disperati, si aggrappano a quel poco o pochissimo che hanno tra le mani all'interno di un oceano oscuro e in perenne tempesta. E, in mancanza d'altro, ad un certo punto, considereranno anche la propria morte.

Qui voglio parlare di quei cercatori che, compresa la non-realtà che percepiscono, vengono colpiti da un dubbio, lo stesso che fatalmente ha assillato le menti di moltissimi parapsicologi: quanto sia più o meno reale, e quindi più o meno illusorio, ciò che si può percepire oltre i cinque sensi.

Le facoltà paranormali, le uniche in grado di illuminare un reame molto più vasto della realtà comune, sono parimenti illusorie, oppure provengono da una realtà superiore e quindi possono servire a spiegarci meglio l'illusione del mondo percepibile esclusivamente tramite i cinque sensi?

Il quesito ha stravolto il lavoro di molti, serissimi, ricercatori e sicuramente la vita di uno stuolo di iniziati alle più disparate scuole esoteriche. Il parapsicologo, solitamente, cerca risposte; l'iniziato è un viandante in cerca di un'altra vita: la posta in gioco è ovviamente diversa.

C'è un'altra differenza: tutto quel che studia la parapsicologia, è catalogato con sistemi del tutto scientifici e nulla può essere esoterico, cifrato, nascosto. Non troverete testi di moderna parapsicologia affrescati o scolpiti nell'architettura delle cattedrali, come dimostrò Fulcanelli, un moderno alchimista. Del resto, potete ben capire come, per studiosi suoi pari, fosse di principale importanza non solo nascondere il loro sapere ma anche proteggere la loro vita.

Il clero e comunque i molti custodi dello status quo, allora come oggi, uccidono per la verità degli altri e non per le loro menzogne. La Chiesa ha massacrato gli eretici perché insegnavano a pensare, non perché propagandassero il falso.

In tempi molto più moderni rispetto la vergognosa Inquisizione, c'è stato un periodo, ovvero dai tempi dell'UFO-crash di Roswel sino agli anni '90, che vedeva ufologi ma anche testimoni occasionali, cadere come mosche, tra incidenti e suicidi vari. Quelle ricerche erano il fulcro della frontiera più avanzata verso l'ignoto in quegli anni, esattamente come l'alchimia era il grande nemico della Chiesa in tempi passati.

Ma tutti quelli che, fuggendo dal potere terreno criminale ed omicida, cercavano le risposte nascoste dietro il velo di Maya, invariabilmente si arrestavano davanti ad un problema di pura filosofia nascosto in una catalogazione comunque scientifica: quale grado o funzione di realtà poteva avere l'ignoto reame che, con altre leggi ed effetti, si dispiegava davanti ai loro occhi?

Esseri finiti e limitati quali siamo, cerchiamo sempre un pezzo di legno a cui aggrapparci, in un mare in perenne tempesta. Le realtà supplementari, incombenti o meno, che possiamo vivere, ci mettono comunque di fronte ad altri interrogativi di pura speculazione filosofica ed è giusto che sia così, dal momento che il supporto fisico non può escludersi neanche mediante i viaggi fuori di esso. E quindi non è possibile rinunciare ai meccanismi imposti dal sistema nervoso centrale.

E' d'importanza fondamentale comprendere che non esiste fuga da questa dimensione senza corpo fisico, e che la morte, evento certamente naturale è comunque una vera e propria tragedia, esattamente come il ciclo naturale di ogni essere vivente.

Ecco allora compresa la natura ed il motivo dell'incarnazione: è una condanna ad operare a favore d'altri, ma è anche l'unica opportunità per rubare le chiavi della cella ed andare oltre. La morte non regala libertà, taglia le mani che dovrebbero rubare le chiavi appese fuori la cella.

E allora al nostro cervello e ai suoi dubbi, non possiamo rinunciare e sta a noi risolvere gli enigmi di quale valenza abbiano i mondi sovrapponibili come dimensioni accastate l'una sull'altra. E' come se, sfogliando le pagine di un libro, avessimo la pretesa di poter interpretare esattamente il mondo che quelle pagine narrano. Fantasia o realtà, e soprattutto quale e quanta realtà?

Prima di rispondere ad un quesito del genere, dovremo imparare a conoscere il significato della parola "realtà". Non è affare da poco. Presto ne parleremo.


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