Granello dopo granello, i castelli di sabbia che avevamo realizzato si stanno sfaldando... più o meno lentamente il mondo si sta sgretolando. Cadono i ponti, le strade si costellano di buche, i soffitti delle scuole si frantumano e crollano rovinosamente sui banchi.
E' il mondo attorno a noi che si sgretola, assieme ai valori e al senso di responsabilità, divenuti ormai ricordo del passato.
Non solo i ponti, non solo gli edifici stanno crollando, è il sistema tutto che sta crollando, è l'assenza di moralità contestuale alla massiccia presenza di uomini consacrati al profitto.
Non è colpa della frana, non è colpa delle alluvioni, non è colpa della pioggia... la colpa è da ricercarsi nel sistema, nella gestione degli appalti, negli eccessi di ribasso che non garantiscono la qualità, nella ricerca continua del profitto, nella corruzione dell'anima stessa della nostra società.
La colpa è da ricercarsi nel malcostume di realizzare ogni tipo di intervento in funzione dei finanziamenti ricevuti, e mai in funzione delle necessità.
Crollano i ponti assieme alle speranze di lavoro e di futuro dei giovani del nostro paese. I buchi nelle strade assomigliano sempre più ai buchi nei bilanci degli enti pubblici. Stiamo assistendo all'involuzione della specie umana, abbiamo costruito una novella torre di babele, abbiamo tentato di raggiungere il cielo attraverso lo sviluppo e l'evoluzione, ma puniti per la nostra arroganza, la mancanza di rispetto delle regole ci si è ormai ritorna contro. La nostra salvezza? Cambiare rotta prima che sia troppo tardi!