L’iran al voto: pronte decine di prigioni segrete per bloccare l’opposizione

Creato il 14 giugno 2013 da Nopasdaran @No_Pasdaran

Diciamolo subito, senza remore: chiunque vinca le elezioni Presidenziali odierne in Iran poco importa. Tutti i candidati arrivati alla fine della tornata elettorale, infatti, sono stati attentamente selezionati dal Consiglio dei Guardiani e -soprattutto – hanno apertamente e continuamente rimarcato la loro fedeltà al Rahbar Khamenei. Saeed Jalili, per la cronaca, nonostante sia l’uomo che il regime ha scelto per cercare di risolvere la crisi nucleare con l’Occidente, ha più volte rimarcato che il programma atomico proseguirà senza sosta. Il sindaco della capitale Teheran, Mohammed Qalibaf, durante le elezioni, ha ammesso in una intervista di andare fiero di aver attaccato e colpito gli studenti riformisti quando era a capo della polizia nel 1999. Ali Akbar Velayati, infine, è l’uomo che ha consigliato negli ultimi anni Khameni sulla politica estera ed è stato una delle menti principali dell’intervento dei Pasdaran nella crisi siriana.

Mentre gli iraniani si recano alle urne, il Daily Telegraph pubblica uno scoop che – nuovamente – passa inosservato sulla stampa italiana. Secondo quanto riportato in un documento segreto ottenuto dal giornale inglese, i Pasdaran avrebbero preparato un “network di prigioni segrete” per evitare che le elezioni del 2013 vedano il ripetersi delle proteste del 2009. La Guida Suprema ha espressamente chiesto che le forze di sicurezza prevengano ogni possibile dimostrazione e, al fine di accontentarlo, i miliziani del regime sono pronti ad arrestare gli esponenti dell’opposizione interna addirittura prima che si rechino al seggio.

Insomma, a dispetto di qualche supposto esperto che sta cercando di far passare le elezioni iraniane come un esempio di democrazia, il regime continua a portare avanti politiche autoritare e repressive. Le elezioni, probabilmente, vedranno arrivare al potere un Presidente meno più raffinato e meno ridicolo di Ahmadinejad. Nonostante questo “miglioramento estetico”, la strada del regime iraniano verso la dittatura, l’abuso dei diritti umani, il finanziamento internazionale del terrorismo e la costruzione della bomba nucleare, proseguirà senza freno!

PER NON DIMENTICARE



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :