di Beniamino Franceschini
Il Lockheed Martin RQ-170 Sentinel mostrato nel video delle Guardie Rivoluzionarie iraniane. | Agence France-Presse — Getty Images
In Iran è stato reso pubblico un video che mostrerebbe il drone statunitense caduto la scorsa settimana nei pressi di Kashmar. L’aeromobile ripreso nel filmato (visibile al termine dell’articolo) appare in ottime condizioni, il che farebbe escludere le eventualità di un atterraggio brusco o di un colpo da parte della contraerea. Lo RQ-170, sollevato su una pedana, ha sullo sfondo uno striscione con le foto degli ayatollah e una bandiera statunitense nella quale le stelle sono sostituite da teschi.
Nella giornata di oggi, è arrivata dal Pentagono la comunicazione che il video è stato analizzato da esperti sia delle Forze Armate, sia del governo; tuttavia, oltre la conferma che effettivamente dalla scorsa settimana un UAV è disperso, al momento non sono stati aggiunti altri commenti. In serata, la ABC News ha poi riportato le dichiarazioni di alcuni ufficiali che, pur in assenza di smentite ufficiali, sostengono la totale falsità del video.
Contemporaneamente, comunque, l’Iran ha annunciato di aver consegnato dure rimostranze per la violazione del proprio spazio aereo all’ambasciatore svizzero: non sussistendo, infatti, relazioni diplomatiche tra Washington e Teheran, la gestione degli affari statunitensi è affidata alla legazione del Paese alpino.
Secondo quanto riportato dal “New York Times”, la voce narrante del video spiegherebbe che il velivolo, «un esempio di tecnologia molto avanzata che disponeva di sistemi di sorveglianza elettronica e vari radar», sarebbe stato abbattuto grazie alla collaborazione tra le Guardie Rivoluzionarie e l’esercito. Mostrando le buone condizioni del drone, Amir Ali Hajizadeh, uno dei comandanti dei Pasdaran, ha spiegato che il Sentinel «è stato individuato dai radar non appena è entrato nello spazio aereo iraniano, ed è stato portato a terra dai nostri sistemi con il minimo danno possibile».
L’aeromobile mostrato corrisponderebbe agli scarsi dati stimati dagli osservatori dello RQ-170, avendo, sulla base di quanto affermato nel filmato, apertura alare di 26 m e misurando 4,5 m di lunghezza e 2 m d’altezza.
Negli USA si dubita delle dichiarazioni iraniane: «Il Sentinel, – sostiene Loren Thompson del Lexington Institute di Arlington, – è invisibile ai radar, quindi non può essere stato individuato da alcun sistema. Per il medesimo motivo, dubito che Teheran abbia usato cyber attacchi per portarlo a terra».
Molto più scettico è John Pyke, di GlobalSecurity.org, che usatoday.com dice che quanto mostrato nella ripresa è «più simile a un modello da parata che a un vero drone: non mi stupirei se avessero inscenato tutto».
Resta tuttavia indubbio che Washington abbia subito un duro colpo con la caduta dello RQ-170, soprattutto perché un velivolo ad altissima tecnologia rimasto segreto per quasi due anni (dal 2007 al 2009) e sul quale tuttora il pubblico ha pochissime informazioni potrebbe essere ispezionato da Cina e Russia, Paesi accusati di aver fornito sistemi di guerra elettronica all’Iran e che, secondo “Mehr News”, agenzia stampa di Teheran, avrebbero già chiesto l’autorizzazione per analizzare l’aeromobile.
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