Il MAN, ovvero l’acronimo di Movimento dei Non-Allineati, meglio conosciuto in inglese come NAM (per convenzione così lo chiameremo in questo articolo). Creata nel 1961 a Belgrado, l’Organizzazione voluta da Nasser, Sukarno, Tito, Nehru e Nkrumah, sognava di rappresentare una “terza via” tra il socialismo sovietivo e il capitalismo occidentale. L’obiettivo riuscì solo in parte, ma il NAM dette comunque una strada alternativa a molti dei critici della Guerra Fredda. Oggi, a distanza di oltre cinquant’anni, il NAM rischia di diventare un’organizzazione al soldo del regime iraniano. Il prossimo 26 agosto, per cinque giorni, Teheran sarà il centro della nuova Conferenza Internazionale del Movimento dei Non-Allineati e, c’è da giurarci, l’Iran userà questa occasione per uscire dall’isolamento internazionale e bypassare le sanzioni.
I partecipanti
Alla Conferenza dei Paesi NAM, secondo il regime iraniano, oltre ai 120 Paesi componenti l’organizzazione internazionale, ci saranno anche il Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e leader importanti come il Presidente turco Gul e quello russo Vladimir Putin. La lista dei partecipanti è estremamente interessante, perchè si tratta di Paesi che sono al centro dell’azione internazionale del regime iraniano. Ci saranno, ad esempio, la Corea del Nord (a cui il programma missilistico iraniano è ispirato), il Venezuela (il principale alleato di Teheran in America Latina. L’Iran mantiene una base militare nel Paese), il Libano (dove Teheran controlla l’organizzazione terroristica Hezbollah), lo Zimbabwe (che garantisce all’Iran l’uranio parte dell’uranio per il suo programma nucleare militare) e i rappresentanti palestinesi, compreso il supposto Presidente “moderato” dell’Anp Mahmoud Abbas. In discussione, invece, potrebbe essere la partecipazione di alcuni Paesi dove la presenza iraniana è vista come una vera e propria minaccia. E’ il caso del neo Presidente egiziano Morsi, dei rappresentanti del Kenya (dove una cellula iraniana è stata scoperta mentre preparava attentati), della Nigeria (dove una nave carica di armi è stata fermata nel 2010 e dopo Teheran finanzia il gruppo terroristico dello Sceicco Zakzaky), dell’Azerbaijan (dove agenti iraniani sono stati beccati mentre organizzavano attentati) o dell’Arabia Saudita (Teheran, qualche mese fa, ha provato a “mandargli al Creatore” l’Ambasciatore negli Stati Uniti). Probabile, comunque, che anche gli indecisi invieranno alla fine dei loro rappresentanti.
Il reale obiettivo di Teheran
Ma cosa vuole l’Iran dal NAM? Perchè Ahmadinejad & Co. intendono prenderne la guida per i prossimi tre anni? La ragione è semplice e sta tutta negli interessi “privati” del regime iraniano. In primis, una leadership simile, permetterebbe a Teheran di uscire dall’isolamento internazionale e dare nuovo respiro ad una economia drammaticamente in crisi. La ragione profonda, però, è un’altra: tra un mese, a settembre, Ahmadinejad si recherà a New York per l’apertura dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Un vasto sostegno nell’Assemblea, secondo il regime, permetterebbe a Teheran di avere un seguito diplomatico per le sue accuse contro l’Occidente e Israele e guadagnare tempo prezioso per arrivare a costruire la bomba nucleare. Ancora una volta, quindi, il palco delle Nazioni Unite permetterà all’Iran - Paese ufficialmente classificato come finanziatore del terrorismo internazionale - di continuare a diffondere odio e organizzare attentati in giro per il mondo. A tal proposito, concludendo, vogliamo riportarvi la notizia del report pubblicatoa Londra dall’Institut International de la Statistique et des Services (IiSS): l’organizzazione senegalese, senza mezzi termini, ha evidenziato come l’Iran sia il primo responsabile dell’esportazione di armamenti in Paesi africani quali il Kenya, la Costa d’Avorio (qui le armi sono state usate dai seguaci dell’ex Presidente Lauren Gbagbo), il Gambia e il Mali (un Paese ormai allo sbando). L’Istituto,a sorpresa, ha accusato Teheran di aver fornito armi anche ai fondamentalisti islamici sunniti di Bokou Haram, responsabili dei massacri dei cristiani in Nigeria (in merito si legga questo articolo: Iran export armamenti africa).