Ogni mattina, più del 49% della popolazione mondiale, non riesce a svegliarsi non prima di avere fatto colazione con un buon caffè. Il caffè a differenze di tutte le altre bevande, è molto di più, è un modo di essere, uno stile di vita, si beve il caffé per staccare e concedersi una pausa, stare in compagnia, rilassarsi e gustarlo intensamente. Non a caso, il caffè è la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua: vengono consumate 2,5 miliardi di tazze al giorno. Eppure, non tutti conoscono ne conoscono le origini.
Il caffè si diffuse prima nel mondo arabo per poi arrivare in Europa. Il termine caffè deriva dalla parola araba “qahwa”, che in origine identificava una bevanda prodotta dal succo estratto da alcuni semi, che provocava effetti eccitanti e stimolanti.
Nel XV secolo la conoscenza del caffè si estese nel Medio Oriente fino ad Istanbul, dove il suo consumo avveniva nei luoghi d’incontro dell’epoca, locali simili a taverne in cui i turchi solevano sedersi e consumare questa bevanda.
Venezia, grazie ai suoi rapporto con l’Oriente, fu la prima ad introdurre il caffè in Italia: le prime botteghe del caffè comparvero nel 1645. Ma, il caffè espresso è arrivato in Italia, a Torino nel 1884, in seguito all’invenzione della macchina per produrlo, brevettata da Angelo Moribondo, brevetto n. 33/256 del 16 maggio 1884.
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