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L’Islamizzazione Dell’Italia

Creato il 14 novembre 2015 da Paolopol

L’attentato all’aereo russo, le bombe a Beirut e la strage a Parigi, sono dimostrazioni della volontà di accelerare un processo di islamizzazione radicale che potrebbe coinvolgere un’area estesa dal medio oriente a tutta l’Europa. È ipotizzabile che il progetto preveda in un tempo più o meno rapido l‘islamizzazione dell’Italia, ritenuta a ragione l’anello debole dell’Europa.

attacco a Parigi

Cosa dimostrano i tre attentati

I servizi di intelligence ritengono che l’organizzatore dell’attentato all’Airbus 321 della Metrojet sia l’egiziano Abu Osama al Masri leader della formazione Ansar al Beye al Maqdis, avendo con ciò la conferma del legame venutasi a stabilire lo scorso anno con lo stato Islamico del califfo Abu Bakr al Baghdadi. È quindi fortemente probabile che l’infiltrazione dell’Isis in Egitto sia ormai fortemente radicata stante la rilevante percentuale di popolazione simpatizzante o appartenente ai Fratelli Mussulmani.

L’attentato di Beirut è stato effettuato a Bourj-al-Barajneh, che si trova nei quartieri periferici a sud della città e fa parte del grande agglomerato di Dahyeh-HaretHaraik, quartiere roccaforte di Hezbollah; l’obiettivo dell’attentato, rivendicato anche in questo caso dall’Isis, è quello di punire Hezbollah per il suo appoggio ad Assad e alimentare un conflitto settario in Libano tra sciiti e sunniti. L’infiltrazione dell’Isis in Libano sarà infatti ostacolata sino a quando Hezbollah rimarrà la forza politica e militare preponderante di questo paese.

L’attentato di Parigi dimostra infine due cose; l’infiltrazione del terrorismo islamico in Europa è tale che possono colpire quando vogliono specie se gli attacchi vengono portati ad obbiettivi soft, provocando un numero impressionante di vittime, creando di conseguenza paura e panico nelle popolazioni.

L’Italia diventerà la testa di ponte per la conquista dell’Europa

Ritengo che sia difficile per qualunque commentatore non ammettere che stiamo assistendo ad una guerra non convenzionale ma sempre e comunque una guerra e che non esiste l’Islam moderato; se esistesse avremmo dovuto vedere nette prese di posizione contro gli attentati passati e presenti ed avremmo dovuto vederlo impegnato nell’isolare e contrastare l’Islam radicale.

Mi sembra molto lucida l’analisi che Magdi Cristiano Allam fa in un suo articolo apparso sul Giornale intitolato “Il rischio islamizzazione pericoloso quanto i terroristi” e da cui traggo questo paragrafo:

Dobbiamo prendere atto che l’obiettivo di sottometterci all’islam, ottemperando alla volontà di Allah e all’esempio di Maometto, è condiviso da tutti i musulmani, anche se lo perseguono con mezzi diversi: la conquista fisica e mentale dell’Europa diffondendo in modo capillare le moschee, le scuole coraniche, gli enti assistenziali e finanziari islamici, i tribunali sharaitici, i centri studi, accreditando l’islam come religione di pari valore del cristianesimo ed affermando il reato di islamofobia; la conquista demografica grazie al più elevato tasso di natalità che culminerà nell’avvento dell’islam al potere per via democratica; la conquista territoriale attraverso l’invasione degli immigrati favorita dall’abolizione del reato di clandestinità, il ricongiungimento familiare e l’eventuale adozione dello ius soli che riconoscerà la cittadinanza a tutti coloro che nascono sul territorio nazionale; la conquista economica assecondando l’arbitrio della finanza e degli Stati islamici che condizionano la loro disponibilità alla crescente islamizzazione dell’Europa.

È sufficiente considerare alcuni elementi per prevedere che l’Italia diventerà il paese su cui tentare il primo processo di islamizzazione in Europa:

  • I paesi dell’Europa Orientale stanno ponendo tutta una serie di barriere fisiche per impedire o scoraggiare il passaggio o la permanenza dei profughi sui loro territori.
  • Episodi di terrorismo come quelli avvenuti in Francia convinceranno i paesi dell’Europa centrale ad attuare la chiusura delle frontiere e i respingimenti.
  • L’Europa ha dimostrato di non avere alcun interesse ad aiutare l’Italia, ritenendola in alcuni casi parzialmente responsabile di questa invasione di profughi, con l’attuazione dei programmi di salvataggio in mare addirittura in acque internazionali.
  • L’Italia ha migliaia di chilometri di frontiere marine praticamente indifendibili se non con l’adozione di mezzi di contrasto tipici di un paese in guerra; questo porterà le masse di profughi a scegliere l’Italia come paese di primo approdo, ma respinte ai nostri confini terresti saranno costrette a rimanere in Italia che diventerà, nella migliore delle ipotesi, un campo profughi permanente.
  • Roma è agli occhi del mondo il centro del cristianesimo considerato dall’Islam il primo nemico da abbattere.
  • Il potere politico e quello religioso, specialmente in Italia, hanno considerato prioritarie la norme che tutelano i diritti umani, non rendendosi conto che è proprio su queste norme del vivere civile che l’Islam radicale conta per operare senza correre eccessivi rischi.

L’unica ipotesi, che permetterebbe d’impedire l’islamizzazione dell’Italia, è basata sulla crescita nell’opinione pubblica dell’opposizione a queste forme di assuefazione che hanno confuso il tema dei diritti umani con i rischi del terrorismo.

L’Islamizzazione Dell’Italia


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