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L'isteria di massa grazie all'uso dei moderni social networks in Unfacebook di Stefano Simone

Creato il 28 gennaio 2012 da Frenckcinema @FrenckCinema

L'isteria di massa grazie all'uso dei moderni social networks in Unfacebook di Stefano SimoneLa settimana scorsa vi ho presentato un lavoro del giovane regista italiano, Stefano Simone, intitolato Una Vita nel Mistero realizzato con pochissimi mezzi e nonostante tutto di buona fattura, oggi voglio parlarvi di Unfacebook, il suo nuovissimo lungometraggio.
Unfacebook è un thriller da forti tinte horror e si snoda su varie tematiche sociali, in primis il lavoro di Stefano Simone utilizza i vari social networks moderni come trasmissione della isteria di massa che trasforma una quantità di ragazzini amanti del pc in veri e propri assassini guidati dalla ipnosi.
Stefano Simone si ispira ad un racconto breve intitolato Il Prete di Giordano Lupi che racconta di un giovane prete stanco di vedere il male dilagare nella sua piccola comunità, il suo obiettivo allora diventa quello di creare un armageddon sulla Terra iniziando a reclutare con l'ausilio dell'ipnosi e del social networks Unfacebook un vero e proprio esercito di giustizieri pronti a punire tutti i peccatori.
Se vogliamo la storia è molto cinematografica e per questo spesso utilizzata nei vari horror di ben più alta fascia di budget, ma nonostante ciò rimane comunque un ottimo lavoro anche perchè realizzato con pochissimi mezzi e un manipolo di attori praticamente sconosciuti.
La sceneggiatura adattata dallo stesso regista comporta qualche momento abbastanza lento e ripetitivo, ma nel complesso scorre molto linearmente, l'uso di attrezzatura HDV ha dato al film un colorito bluastro rendendo da una parte la visione un pò fastidiosa dall'altra un tono molto dark che ha finito per rendere più suggestive alcune scene, per farvi un esempio illustre chiaramente con budget più elevato voglio ricordarvi il risultato ottenuto con 28 Giorni Dopo.

Il cast come detto presenta moltissimi volti sconosciuti alcuni con ottime proprietà artistiche altri che però hanno finito per danneggiare la buona sceneggiatura.
Da sottolineare la scelta delle varie location pugliesi che hanno valorizzato molto quell'aria di apocalisse narrate nel film, zone urbane abbandonate e quartieri non proprio raccomandabili sono state perfette nell'economia del risultato finale del film di Simone.
Il budget di circa 5000 euro è un importante passo avanti per Simone, questo sottolinea come il duro lavoro e la dedizione per un mondo troppo poco apprezzato dall'italiano medio stiano dando i frutti sperati, il suo futuro prosegue a grandi falcate e ben presto potrebbe per lui arrivare la grande occasione.
In conclusione dopo la visione dei suoi due lungometraggi posso assicurarvi la sua tecnica narrativa e la passione con cui mette in pratica ciò che ha nella sua mente creativa risultano assolutamente vincenti e per questo meritovoli di un attenzione maggiore da parte dei grandi produttori cinematografici italiani.

Per leggere anche il commento su Una Vita nel Mistero contenente anche una breve intervista realizzata da FrenckCinema al regista non dovete che cliccare qui

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