Chiara Prezzavento;
Lascio che sia l’Autrice stessa a presentarsi dalle pagine del suo blog: “Chiara Prezzavento è nata a Bolzano, ma vive in quel di Mantova, e lavora come editor freelance. Allevata a mitologia, libretti d’opera e trame di romanzi, ha sviluppato presto una passione per le storie e la Storia, coltivata nel corso di studi non del tutto letterari (…).
Nel 2004 ha pubblicato presso l’editore La Kabbalà il suo primo romanzo storico, vincitore del “Premio Ateneo Ostigliese”. Lo Specchio Convesso (…) Un giallo storico che combina un omicidio e le molte verità che si sovrappongono attraverso i secoli.
Il secondo romanzo, Gl’Insorti di Strada Nuova ( Il Filo, 2005), mescola vicende storiche e lettori contemporanei, in uno studio in forma narrativa di questa strana creatura, l’uomo che legge.
Infine Somnium Hannibalis. L’ultimo dei Barca, la cenere e il sangue (Robin, 2009), da voce ad Annibale Barca, il nemico per eccellenza della Roma repubblicana, rinarrando la Seconda Guerra Punica attraverso i suoi occhi di esule amareggiato e sconfitto.
Nel frattempo, Chiara ha vinto il premio nazionale “Per Voce Sola” con il monologo Branwell, e si è aggiudicata una manciata di onorevoli menzioni, premi speciali della giuria e un terzo posto in altrettanti premi letterari nazionali e internazionali.
Al momento, lavora a un romanzo ambientato durante l’assedio di Costantinopoli, tiene conversazioni e laboratori storico-letterari su e giù per la provincia e segue la preparazione dell’adattamento teatrale di Somnium Hannibalis, a cura del gruppo Hic Sunt Histriones di Ostiglia.
Nel tempo libero legge e bada a Senza Errori di Stumpa, il suo blog di libri, letture, scrittura e amenità assortite.”
Sito dell’Autrice : http://chiaraprezzavento.com/
Titolo: L’Itala Giuditta
Autore: Chiara Prezzavento
Edito da: Narcissus Self-publishing – e-book
Prezzo: 0,99€
Genere: Novella Steampunk
Pagine: 50 pag
Voto:
Trama: 1857: in un Regno Lombardo Veneto dominato dagli Austriaci col terrore e col vapore, si apre il sipario sulle avventure dell’audace Giuditta Pasta, un tempo idolo dei teatri lirici, ora pronta per il ruolo più drammatico della sua vita – quello di musa delle rivoluzioni. Intanto a Firenze, chiuso nella sua cantina, un dotto e pio inventore lavora con riluttanza a un segretissimo marchingegno che potrebbe cambiare le sorti dell’Europa intera. Tra misteriose armi, abati timidi e calabroni a vapore, riuscirà l’incomparabile Giuditta a sottrarsi alla Regiaimperial Polizia, trascinare all’azione i timorosi e metter mano all’Unità d’Italia?
Recensione:
Innanzitutto, per chi non conosce il genere, credo che sia opportuno spiegare che cos’è lo steampunk. In parole molto semplici, si tratta di un filone della narrativa fantastica-fantascientifica che introduce una tecnologia anacronistica all’interno di un’ambientazione storica, genere originariamente concepito per descrivere la fantascienza ambientata in epoca vittoriana (avete visto Il Castello errante di Howl? Quello è steampunk!) La tematica è certamente ricca di spunti per esplorare universi paralleli e storie alternative, prestandosi dunque a nuove sperimentazioni, come quella ideata da Chiara Prezzavento ne L’Itala Giuditta.
Mi sono avvicinata a questo racconto con curiosità, ma anche con alcune remore, non sapendo cosa aspettarmi dal mix di generi assolutamente diversi (steampunk, opera teatrale, romanzo storico). E ho constatato come, in modo molto originale, l’Autrice abbia reso il suo personale omaggio all’Unità d’Italia con questa “novella risorgimentale steampunk”, come lei stessa la definisce, dando vita a una piacevolissima lettura.
La Divina Pasta, musa ispiratrice di Bellini, considerata la più celebre cantante lirica del XIX secolo, salta fuori dalle pagine di questa novella travolgendo il lettore con la sua personalità, dotata di presenza scenica, doti recitative e un forte temperamento drammatico. Fervida sostenitrice dei patrioti italiani durante i moti rivoluzionari del 1848, nel racconto della Prezzavento una Giuditta ormai ritiratasi dalle scene torna eroina dell’Unità nazionale in un contesto del tutto particolare, in cui una tecnologia anacronistica crea veicoli azionati a vapore e armi che anticipano i tempi, mettendosi al servizio degli intrepidi che vogliono un ‘Italia “unita, libera e felice”.
In conclusione la Prezzavento fa vivere in prima fila le emozioni di una storia alternativa fatta di vapore e conquiste, permettendoci di fare un salto in un passato come non lo avremmo mai immaginato.
Mi sono divertita nel leggere questa storia e ho apprezzato l’accurata ricostruzione del linguaggio d’epoca (che conferisce a Giuditta gran parte della sua personalità) e lo spirito indomito di questa ex-regina dei palcoscenici europei, per cui vi consiglio, nell’anno dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità, di non perdere questa simpatica rilettura del nostro Risorgimento.