L’Italia a fumetti: storia di un caso editoriale nato in provincia

Fucina n. 4 -gruppo di promozione sociale e culturale- è lieta di invitarvi all’incontro pubblico “Il fumetto civile: raccontare la storia d’Italia a fumetti” con l’editore mottense Guido Ostanel, direttore e co-fondatore della casa editrice Becco Giallo, la prima specializzata in cronaca a fumetti in Italia. Si parlerà del futuro dell’editoria, di creatività e nuove forme di narrazione.

L’appuntamento è per giovedì 19 luglio 2012 alle 20.45 a Motta di Livenza (in piazza, sottoportico del Torresin). In caso di pioggia l’evento si sposta nelle sale della Loggia (piazza Luzzatti). Il fumetto per raccontare e interpretare la realtà. Ne parla Guido Ostanel, co-fondatore della casa editrice Becco Giallo, giovedi 19 luglio alle 20.45 in piazza Luzzatti (sottoportico del Torresin)  a Motta di Livenza nell’incontro “Il fumetto civile: raccontare la storia d’Italia a fumetti” organizzato da Fucina n. 4 con la collaborazione di Motta Commercio,  Il Viale e il patrocinio del Comune nell’ambito della rassegna estiva Giovediamoci. <>, scrive George Bernard Shaw in Uomo e superuomo. C’è molto di Becco Giallo –casa editrice specializzata in cronaca a fumetti, unica in Italia- in questa affermazione. Perché, in fondo , chi avrebbe mai pensato che la memoria collettiva di un intero Paese, con le sue storie e le sue genti, i misteri e le imprese, finisse raccontata in un fumetto? Chissà se i giovani Guido Ostanel e Federico Zaghis, poco più che trentenni, fondatori e attuali direttori della casa editrice Becco Giallo, hanno fatto un pensiero a Shaw nel 2005, agli albori dell’avventura editoriale. Da esordienti quali erano sono diventati ben presto dei veterani nel loro settore, che fino al loro ingresso aveva uno spazio bianco alla voce “Fumetto e cronaca civile”, dove per “civile” si intende un’anima e non una mera etichetta. Da sette anni spulciano tra gli archivi di cronaca, prendono dei casi realmente accaduti, si documentano, li ricostruiscono –cercando di capirci qualcosa anche laddove sembra impossibile, forse la parte più difficile di tutto il processo-, e insieme a una squadra tutta italiana, o quasi, di autori e illustratori, interpretano e raccontano la realtà con l’unico linguaggio permesso: quello del fumetto. Così, seguendo i dettami dell’indagine giornalistica, sono arrivati i volumi su Unabomber, la strage di Bologna e piazza Fontana, il rapimento di Aldo Moro e l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, Peppino Impastato e la storia recente dei fatti di Genova, con il massacro alla scuola Diaz da cui è stato tratto il film omonimo di Daniele Vicari. Storie reali, scritte e disegnate con la passione tipica del giornalista che scava a fondo in cerca della verità, come nel prossimo progetto di ricerca sulla Tav. In una recente intervista a La Repubblica, Domenico Procacci, produttore di Fandango che a inizio anno ha acquisito Becco Giallo, parla di come le loro storie presentino allo stesso tempo l’attendibilità di un saggio e la forza espressiva di un fumetto, che per natura ha un linguaggio molto affine al cinema. <>. Non è un caso che alcuni dei volumi pubblicati siano usati persino nelle scuole, adottati dagli insegnanti per raccontare un punto di vista diverso sull’attualità, con risultati sorprendenti e gli alunni che si appassionano alla lotta alla mafia grazie a libri come quello sull’uccisione del giornalista Mauro Rostagno. Ostanel viene a Motta –anzi, torna, date le sue origini mottensi- per raccontare la storia dell’Italia a fumetti, certo, ma viene anche per raccontare la storia di un giovane che partendo dalla provincia, seguendo le proprie passioni e idee -e chissà, con un pizzico di irragionevolezza-, si è creato la propria strada. L’incontro in caso di pioggia si sposterà nelle sale della Loggia. Ingresso gratuito.