Magazine Cinema

L’Italia brutta, sporca e cattiva post-sismica

Da Dylandave

L’Italia brutta, sporca e cattiva post-sismica

- Draquila – L’Italia che trema – 2010 –♥♥♥♥ -

di

Sabina Guzzanti

Vedendo l’ultimo docufilm di Sabina GuzzantiDraquila” mi sono divertito, incazzato, terrorizzato allo stesso tempo. La Guzzanti non si mette in mezzo innanzitutto con le sue scenette berlusconiane che ha fatto circolare in tv e sul web per farsi quella poca e giusta pubblicità che le serviva. Sabina è l’alias di Michael Moore all’italiana, intervista la gente de L’Aquila discretamente, non si mette mai al centro della scena se non per narrare con la voce over. I fatti li sappiamo e infatti inizialmente il film stenta a decollare proprio per il fatto che dice molte cose di cui eravamo già informati. Ma poi si intuisce che è uno stratagemma per acclimatare il pubblico. A circa metà film viene fuori la mazzata, il calcio nello stomaco. Si mostra com’è mutata la vita in questa città fantasma, come quasi tutta la gente sia stata costretta ad abbandonare il centro, come i diritti di protesta e di lottare siano stati quasi totalmente calpestati. Rimane quasi impressa, anche se non è certo agli stessi livelli dei campi di concentramento, la storia secondo la quale nelle tendopoli è stata vietata la somministrazione agli sfollati di sostanze come caffè, cioccolata, alcol… Berlusconi e il suo braccio destro Guido Bertolaso arrivano per arraffare, per succhiare da questo territorio tutto il guadagno e il profitto possibile. La gente, impotente. Le case costruite miracolosamente nel giro di pochi mesi sono solo una facciata per la buona propaganda di Silvio. Poi si deve restituire tutto, si è ospiti. Molti i vecchi intervistati che lamentano una sorta di sospensione della vita normale che facevano prima, costretti negli alberghi oppure ad abbandonare le tende. E nel sottofondo rimane l’incredibile trama di corruzione mafiosa e statale e le leggi ad personam introdotte di recente, come il legittimo impedimento. Ripreso con varie cineprese, alcune con immagine più definita e fotografata un po’ come i paesaggi urbanistici campani di “Gomorra” di Garrone, altre invece grezze e al rallenti o addirittura a scatti, “Draquila” è un film che attacca non solo Berlusconi, ma tutto lo Stato italiano. Un’immagine brutta, sporca e cattiva dell’Italia che giustamente, secondo i classici teatrini pseudo-ministeriali in tv, rappresenta molto poco bene il nostro paese all’estero e al Cannes film festival, ma non perché sia la Guzzanti ad avere il dente avvelenato, ma perché l’Italia è ridotta così ed è giusto fare informazione su cose che in televisione sono bandite, sui giornali sono sussurrate e fra la gente sono quasi narrate come miti e leggende per le quali si nutre qualche dubbio proprio perché incredibili. Brava Sabina, però alla prossima puntata torna a farci ridere!

L’Italia brutta, sporca e cattiva post-sismica

(Il berlusconi guzzantiano che nel film quasi non si vede mai...)
L’Italia brutta, sporca e cattiva post-sismica
(Una delle tante animazioni fantasiose del film,
 unici spunti comici dell'opera, come è giusto che sia!)

Archiviato in:2010, Documentario, Drammatico

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :