L'ambizioso progetto #italisicura #acquepulite intende ammodernare e migliorare il sistema idrico e fognario del nostro Paese che, al momento, è gravemente trascurato. Attraverso questa iniziativa tutti i cittadini possono non soltanto avere informazioni chiare sullo stato di salute delle acqua ma anche imparare a tenere un atteggiamento più responsabile, fondamentale per la tutela della risorsa acqua.
I dati diffusi da #italiasicura svelano che, soprattutto, al sud la rete fognaria non soltanto non è adeguata e monitorata ma non è in grado di garantire un servizio efficiente. Nei territori del Mezzogiorno, ad eccezione della Puglia, la dispersione in rete arriva a sfiorare il 50% e il 21.8% delle città con più di 150mila abitanti non ha una connessione con l'impianto fognario. Nonostante i fondi per intervenire sulla salubrità delle nostre acque siano disponibili da tempo non sono ancora stati spesi; per porre fine a questa situazione, il Governo, attraverso lo sblocca Italia, ha disposto che nelle zone interessate siano presenti dei commissari che si occupino dell'avvio dei cantieri; inoltre, gli enti risultati inadempienti vengono privati delle risorse economiche precedentemente stanziate. Un altro tasto dolente riguarda le condizioni di fiumi e laghi, troppo spesso inquinati dagli scarichi industriali non controllati. Il mancato controllo delle acque superficiali fa sì che il nostro Paese non sia in grado di rispettare le direttive dell'Unione Europea relative al monitoraggio obbligatorio.
Risolvere queste emergenze non soltanto contribuisce alla salvaguardia dell'ambiente migliorando le condizioni di vita ma favorirebbe la ripresa economica, grazie a numerosi nuovi posti di lavoro.
Per favorire il coinvolgimento e l'interesse dei cittadini sono state messe a punto delle campagne pubblicitarie grazie alle quali scoprire come restare aggiornati sulle opere effettuate, sensibilizzando tutti al rispetto la natura. Per approfondire l'argomento e conoscere tutte le informazioni relative al settore idrico si può visitare il portale http://www.acqua.gov.it che raccoglie i dati inviati dalle varie amministrazioni pubbliche.