L’Articolo 1 della nostra Costituzione, così recita:
L’Italia è una Repubblica, fondata sul lavoro.
La Sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Oggi la possiamo interpretare così:
L’Italia NON è una Repubblica fondata sul lavoro, in quanto di lavoro non ce n’è. La Sovranità non appartiene al popolo, ma all’Europa ed i suoi burocrati (non eletti).
Questo dimostra che la nostra Costituzione è sempre stata disattesa e dimostra tutte le sue ambiguità, oltre che la sua vetustà.
In particolare dopo la recente dichiarazione d’incostituzionalità della recente forma elettorale, detta Porcellum, da parte della Corte Costituzionale, a sua volta Incostituzionale.
Oggi scopriamo di trovarci con Parlamentari incostituzionalmente eletti, Presidente della Repubblica incostituzionalmente eletto, Decreti Legge e Leggi in vigore incostituzionali, Governi precedenti ed attuale incostituzionali, Senatori a vita eletti da un Presidente incostituzionalmente eletto, Perfino la Corte Costituzionale è incostituzionale.
Forse, perfino il nostro ingresso in Europa è incostituzionale, perfino l’estromissione di Berlusconi, dal senato, dovrebbe essere incostituzionale, in quanto votata da parlamentari in costituzionalmente eletti.
Da molto tempo, una buona parte degli italiani, ritiene necessario metter mano ad una nuova, seria e non variamente interpretabile Costituzione, ma non se ne parla.
Troppe le distanze politiche tra una certa Sinistra nostalgica e dietrologa ed un Centro-Destra ancora lontano dalla vera Liberal-Democrazia.
Intanto il popolo continua ad essere menato per il naso e sfruttato da un esercito di furbi galoppini, nel ruolo di politicanti da strapazzo.
Occorre subito porre riparo a tale situazione. Come?
Creando una Costituente, formata da elementi della società civile, scelti regione per regione, dal vero popolo sovrano: Professionisti, Impiegati, Operai, Imprenditori, nessun Politico di professione.
Valutando le altre Costituzioni Europee, farne una adeguata alla nostra cultura e società. Credete sarà possibile?
Le varie Caste, molleranno il loro enorme potere? E’ lecito dubitare!
Stelio Bonsegna
Commento: Forse potrà essere utile tornare al proporzionale puro senza premi per nessuno, con preferenza e con sbarramento al 4% e senza permettere liste di coalizione. Ma urgono riforme di grande respiro come quella sulla giustizia, l’eliminazione delle province e delle regioni, le auto blu, e l’eliminazione totale dei finanziamento pubblico ai partiti ed ai giornali, canone della Rai, creare uno sbarramento agli stipendi dei dirigenti pubblici, dimezzare i costi del Quirinale e del parlamento, eliminare il senato. Ridiscutere la nostra partecipazione all’euro. Il tutto accompagnato da un new deal di rooseweltiana memoria. Spezziamo questo coacervo di interessi e di veti incrociati. Ma ne saremo capaci? Si accettano suggerimenti. F.R.L.