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L'Italia non è un paese per bambini. Lettera aperta a Babbo Natale

Da Simonetta Frongia
Caro Babbo Natale, per quest’anno vorrei…
L'Italia non è un paese per bambini. Lettera aperta a Babbo Natale·  Che anche qui in Italia i signori che decidono le cose per noi bambini sappiano riconoscere davvero cosa è bene per noi...·  Che se mi voglio proteggere dalle angherie c’è qualcuno che si preoccupa dei miei diritti
·  Che la mia casa, la mia scuola e anche i giardini dove vado a giocare siano posti sicuri dove le persone che mi stanno vicino si prendono cura di me e io non devo avere paura di loro·  Che mi facessero uscire da questo posto con le sbarre…perché io non ho fatto niente e la mia mamma vorrebbe tanto portarmi a vivere in una vera casa…
·  Che anche qui in Italia i signori che decidono le cose per noi bambini sappiano riconoscere davvero cosa è bene per noi...In Italia manca un Piano Nazionale Infanzia. L’ultimo fu quello 2002 – 2004, per cui l’Italia è priva di un documento guida sulle politiche per l’infanzia ell’adolescenza da oltre 5 anni. Il prossimo Piano Infanzia 2009 – 2011 deve ancora essere approvato dal Parlamento
·  Che se mi voglio proteggere dalle angherie c’è qualcuno che si preoccupa dei miei diritti
In Italia solo 6 Regioni hanno attivato il Garante per l’Infanzia. In Lombardia ad esempio è stato istituito formalmente il Garante con Legge regionale 30 marzo 2009, ma non è mai stato attivato alcun ufficio
·  Che la mia casa, la mia scuola e anche i giardini dove vado a giocare siano posti sicuri dove le persone che mi stanno vicino si prendono cura di me e io non devo avere paura di loro

In Italia l’abuso sui bambini è fenomeno allarmante: solo nel 2009 sono stati denunciati 4.200 reati contro i bambini di cui la maggior parte rappresentati da maltrattamento in famiglia e violenza sessuale. Si calcola che più di 700.000 bambini siano a rischio. Terre des Hommes risponde con un impegno ad ampio raggio che coinvolge i Comuni italiani e con la campagna IO Proteggo i Bambini che nel 2011 avrà, tra i suoi obiettivi, anche la ratifica della Convenzione di Lanzarote ancora ferma in Parlamento
·  Che mi facessero uscire da questo posto con le sbarre…perché io non ho fatto niente e la mia mamma vorrebbe tanto portarmi a vivere in una vera casa…

In Italia sono ancora un centinaio i bambini in carcere a seguito di mamme detenute. L’attuale legge Finocchiaro, a causa dei severi requisiti che prevede, non permette alle mamme di accedere agli arresti domiciliari speciali. Le mamme sono quindi costrette a partorire in carcere, crescere i propri piccoli sino a 3 anni in carcere per poi separarsi da loro. Inoltre sono costrette a stare lontano ai figli maggiori d 3 anni (circa 5.000) che le attendono invano a casa.
Terre des Hommes, da 50 anni impegnata in prima linea per la protezione dei diritti dei bambini, chiede al Parlamento italiano, alle Regioni, ai Comuni e alla società civile italiana uno sforzo concreto e immediato affinché siano finalmente rimossi i nodi che ancora oggi rendono nel nostro paese la tutela dell’infanzia per molti versi lacunosa.
Nel Natale 2011 ci piacerebbe che nessun bambino italiano dovesse scrivere una lettera come questa e lavoreremo con le istituzioni, locali e nazionali, i media, le associazioni e i cittadini per assicurare a ogni bambino protezione, sicurezza e rispetto.
Fonte: http://www.facebook.com/?ref=home#!/notes/terre-des-hommes-italia/litalia-non-e-un-paese-per-bambini-lettera-aperta-a-babbo-natale/479179830839

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