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L’Italia non é un paese per donne

Da Supermamma

L’Italia non é un paese per donne

Dopo aver scritto che l’Italia non è un paese per mamme ci ho continuato a pensare e rettifico: “L’Italia non é un paese per donne!” se é vero come c’è scritto anche su genitori crescono, spesso siamo costrette a firmare le nostre dimissioni in bianco (pratica illegale tral’altro) ma che si usa diffusamente anche dove vivo io, solo nell’eventualità che ci si sposi o si possa procreare!

Se si è procreato è effettivamente quasi impossibile tornare a lavorare a meno che non ci sono i nonni a disposizione. I nidi sono cari, quelli comunali a numero chiuso, le tate costano un occhio della testa, il part-time è spesso una chimera irrangiugibile. E’ più conveniente stare a casa e fare downshifting … mi viene da piangere.

Non credo che vorrei lavorare 8 ore al giorno per 5 giorni la settimana e lasciare i figli a delle strutture, anche se ce ne fossero, però vorrei fosse una mia scelta libera, come vorrei fosse libera la scelta anche di quelle donne che vogliono o devono lavorare!

Chi lavora full-time passa 85 minuti al giorno con i propri figli e lo vedo bene io con Superdaddy, alla faccia del tempo di qualità. Secondo una statistica se si fanno tre figli (secondo me anche meno) è impossibile tornare a lavorare. Il carico di lavoro in casa e i figli sono quasi esclusiva prerogativa delle donne.

In Olanda siamo andati in piscina con Superdaddy e vediamo 3 papà e un nonno con i bambini, mio marito strabuzza gli occhi:”ma gli uomini qui non lavorano?”

Lui non è mai stato da solo con i figli! Mia sorella (che vive in Olanda) gli spiega paziente che esistono i giorni dei papà in cui loro si occupano dei figli (nuovo strabuzzamento di occhi

;-)

Il giorno dopo andiamo in un parco, è venerdì ci sono decine e decine di famiglie, uomini e donne, genitori con i loro figli e superdaddy: “ma qui non lavora nessuno!” e mia sorella: “molte famiglie scelgono il part- time, quindi si lavora 4 giorni alla settimana a testa, in modo da lasciare i figli da soli il meno possibile.”

Il problema in Italia oltre al fatto che dove le donne non lavorano fuori casa pesano sul bilancio familiare, e quindi l’uomo deve lavorare il doppio per far fronte alle esigenze di tutta la famiglia, ho notato che anche nelle famiglie dove lavorano entrambi i genitori comunque si lavora troppo, con il risultato che stì bambini non li vede nessuno! Al massimo se li godono i nonni … e nò! Questa non é vita.

Ogni anno torno dall’Olanda più amareggiata, perchè vedo le differenze con il mio paese che adoro e penso che i miei figli probabilmente saranno costretti a lasciarlo! Noi avremmo l’appoggio in Olanda dove ci sono mia mamma e mia sorella ma a me l’Italia piace …
e da qui viene la mia rabbia, dover essere costretti ad andarsene per vivere meglio non è giusto!

Spero che l’Italia migliori, altrimenti presto diventerà anche un paese non adatto nemmeno più agli uomini.

Vorrei che diventasse un paese a misura di tutti: mamme, papà, bambini, nonni … dove conciliazione non sia solo una parola, vorrei nidi comunali senza liste d’attesa interminabili, parchi puliti dove far giocare i bambini, scuole aperte finché i genitori finiscono di lavorare, campi estivi che non siano solo un parcheggio.

E’ possibile avere tutto questo? Non lo sò, però Dash dà l’opportunità a qualcuna di voi che ha delle buone idee di realizzarle attraverso un finanziamento, mi raccomando fatene buon uso!

Avete tempo fino al 30 aprile per presentare il vostro progetto.


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