Senza dubbio bella e imponente, e fors'anche importante la manifestazione Fiom di oggi, a Roma.
Questo blog, al contrario del passato, non ha aderito ufficialmente (per quel che conta) pur condividendo l'idea di fondo. Ma è pur sempre un'idea confusa, un'idea di partenza, per una città, per un paese, già abbondantemente in picchiata.
Di manifestazioni, cortei, comizi, anche quelli condivisibili e sacrosanti, ne abbiamo visti a centinaia.
Intenzioni buonissime, partecipazioni oceaniche, ma risultati ZERO. E' questo il punto.
Non è più tempo di manifestazioni, di buone intenzioni sbandierate ovunque. Chiunque si collochi a sinistra, da qualunque parte provenga, può e deve federarsi in organismo unitario e costituire un polo anche elettorale ma soprattutto culturale, alternativo al capitalismo dominante che ci sta massacrando tutti e che, ormai, risiede nella troika europea: FMI, BCE e Commissione omonima. Il resto è buono solo per la propaganda, ma dopo la costituzione di questa entità che forse somiglia alla cosa rossa di Cremaschi, forse somiglia agli strepiti di Landini, forse somiglia allo sdegno di Rodotà, o magari alle buone intenzioni di Ingroia e alla rivoluzione sognata da Marco Ferrando...
Quattro-cinque parole d'ordine e si parta per spezzare tutte le catene che si stringono al nostro collo, a partire da questa Europa schiavista e alla sua moneta, fonte imperitura di povertà e disgrazie e dalle mille basi straniere piene di segreti e testate atomiche. Il resto è poesia, stucchevole, noiosa, trita e ritrita.
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