In Italia si continua ad insistere nel tentativo di ottenere una linea politica differente atta a regolare i contenuti di siti come YouTube.
Nello specifico, i siti appartenenti alla suddetta categoria, per regolamento, dovrebbero ottenere speciali licenze e permessi TV direttamente dal governo, oltre che rispondere in prima persona per eventuali violazioni del copyright o per la pubblicazione da parte degli utenti di contenuti illegali.
Già in passato il governo italiano si è ribellato contro Google per un video che mostrava degli studenti che abusavano di un compagno di classe affetto dalla sindrome di Down.
In quella circostanza, il governo italiano accusava Google asserendo che un simile video non doveva assolutamente circolare in rete e che era preciso dovere dell’azienda impedirne la pubblicazione.
L’Italia vuole andare addirittura oltre, i siti che permettono l’upload di un qualsivoglia video, deve essere responsabile sia di questioni legate al copyright dei contenuti che di eventuali materiali diffamatori contenuti nei video pubblicati dagli utenti. Inoltre, tali siti, prima di operare, dovrebbero essere in possesso delle apposite licenze ricevute dal governo. In tal modo risulta chiaro che il governo acquisirebbe maggiore potere e controllo.
Tale normativa risulta in netta contrapposizione rispetto alle direttive fornite dall’Unione Europea la quale ha postulato l’immunità nei confronti di siti che contengono materiale video pubblicato dagli utenti, tranne in casi eccezionali.
I servizi di hosting, dunque, secondo l’Unione Europea non sono responsabili dei contenuti che contengono e non sono obbligati a monitorare le informazioni.
Tra l’Italia e l’Unione Europea vige una chiara discrepanza, tuttavia il governo italiano continua ad insistere sul fatto che è necessario mantenere regole e direttive proprie per controllare il contenuto dei video presenti in rete.
Agli occhi di altri paesi che fanno parte dell’Unione Europea, dietro tutto ciò si nascondono motivazioni ben chiare: il Primo Ministro Silvio Berlusconi è infatti considerato uno dei più grandi baroni del media e le sue proprietà verrebbero quotidianamente attaccate su siti come YouTube.
A tale proposito Wide Angle nel 2003 ha affermato che:
"It is difficult to overstate the influence Berlusconi has on everyday Italian life. Besides running the country, he also enjoys direct and indirect control over 90 percent of national television, he has built up Italy’s biggest publishing house, controls its biggest film distribution network, and has major interests in the financial services and real estate sectors."