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L’italiana in Algeri

Creato il 08 febbraio 2013 da Patrizia Poli @tartina

italiana_in_algerida Livorno Magazine

di Patrizia Poli

L’italiana in Algeri, opera buffa di Gioacchino Rossini, rappresentata per la prima volta nel 1813, si ispira, sembra, a un fatto di cronaca, la vicenda della milanese Antonietta Frapolli, rapita dai corsari nel 1805 e poi tornata in Italia.

La leggiadra Isabella, protagonista dell’opera, è però Livornese. Dalla nostra città è salpata alla ricerca dell’amato Lindoro ed è naufragata sulle coste algerine, dove è stata catturata e rinchiusa nell’harem del bey Mustafà, stanco della propria moglie. Sarà proprio grazie al suo carattere labronico, battagliero e arguto, se riuscirà a prendere per il naso Mustafà, a farlo pentire di aver ripudiato la sottomessa moglie locale in favore di una italiana, e a ricongiungersi con l’amato.


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