Secondi? I Miami Heat, che guidano anche la Eastern Conference, spinti dai Big Three e dal successo dell’anno scorso. La franchigia di Pat Riley ha 8.1 milioni di fan su Facebook, 1.3 milioni di follower su Twitter, 29.9mila collegamenti Google+, 627mila follower su Instagram e comandano l’NBA nel canale Youtube con 115.9mila seguaci, numero clamorosamente superiore rispetto a tutte le altre squadre, per un totale di 10.3 milioni di utenti.
Come detto gli Heat vincono l’Est davanti a Chicago Bulls e Boston Celtics, due squadre con grande storia e fascino che ci si poteva aspettare in queste posizioni rispettivamente con 9.9 e 8.8 di untenti totali collegati, mentre piuttosto staccati sono i New York Knicks (5.2 milioni), una delle franchigie più amate anche in Europa, che però probabilmente pagano gli scarsi risultati dell’ultimo decennio.
Ad Ovest le nuove generazioni fanno da padrone, ed allora ecco che troviamo gli Oklahoma City Thunder che sulle ali di Durant e Westbrook raggiungono 3.3 milioni di utenti, praticamente alla pari dei Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki. Indietro, ma in risalita, sia i Los Angeles Clippers della Lob-City (1.39 milioni) sia i Denver Nuggets del nostro Danilo Gallinari (1.3 milioni).
La “classifica” della presenza nei social network rispecchia comunque abbastanza bene gli andamenti delle squadre anche a livello di risultati sul campo, quindi a Est in coda troviamo Charlotte Bobcats ultimi con 344mila utenti (e peggior risultato su Facebook con “soli” 182mila fan e su Twitter con 130mila follower), mentre a Ovest i Sacramento Kings fermi a 437.8 mila utenti totali.
Altre particolarità? I Memphis Grizzlies non hanno neanche un profilo Instagram, mentre i Washington Wizards sono i peggiori della Lega sia su Google+ (5.8mila utenti) sia sul canale Youtube dove hanno appena 27 iscritti!