Resti del monumento di Marco Nonio Macrino
La tomba del soldato romano che, si dice, abbia ispirato il film "Il Gladiatore", con l'attore Russell Crowe, potrebbe tornare nell'oblio dopo essere stato scoperto a Roma. La mancanza di finanziamenti costringe gli archeologi italiani a seppellire nuovamente il monumento in marmo di Marco Nonio Macrino, generale e console che ottenne importanti vittorie nelle campagne militari di Antonino Pio (138-161 d.C.) e di Marco Aurelio (161-180 d.C.).Disotterrato nel 2008 sulle rive del Tevere, nei pressi della via Flaminia, la tomba con iscrizione dedicatoria è stata salutata come "il più importante monumento romano venuto alla luce negli ultimi 20 o 30 anni".
La sepoltura crollò nell'antichità a causa di frequenti alluvioni. Le colonne di marmo, le sculture ed i fregi sono rimasti, però, perfettamente conservati, sigillati dal fango del Tevere. I funzionari della Soprintendenza avevano in progetto di ricostruire completamente la tomba monumentale e di metterla in un apposito parco archeologico, ma il progetto è fallito a causa della mancanza di fondi e di sponsor privati.
"E' una scelta dolorosa, ma non possiamo rischiare di perdere il monumento. I marmi non sono in grado di affrontare un altro inverno, dobbiamo seppellire il sito in modo da preservarlo", è stata la dichiarazione di Mariarosaria Barbera, Soprintendente archeologico di Roma al giornale "La Repubblica".