Incipit #202 L'occasione di una vita, di Elena Genero Santoro (PubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto). Spaccati di quotidianità e temi importanti, ma soprattutto tanto sentimento che cerca il modo giusto per esprimersi.
SCHEDA DEL LIBRO
L'occasione di una vita
di Elena Genero SantoroPubMe – Collana Gli Scrittori della Porta Accanto
Narrativa
ISBN 979-1254580981
cartaceo 15,00€
ebook 2,99€
Quella sera Futura attendeva il rientro di Patrick con più ansia del solito.
Patrick e Futura convivevano in un loft di Camdem Road da più di un anno. I piccoli dissapori iniziali, legati alle diverse abitudini, non erano mai stati così aspri da compromettere il loro rapporto. Patrick, di madre inglese, lavorava per una software house della City, dopo aver conseguito una doppia laurea in ingegneria informatica in Italia e nel Regno Unito. Lei, ottenuta a Londra la laurea triennale in ingegneria gestionale, aveva continuato in Inghilterra gli studi per prendere una specializzazione alla South Bank University in Borough Road.
Futura stava finendo di mettere la cena sulle piastre elettriche della cucina laccata di rosso scuro, quando udì la porta aprirsi e richiudersi.
Le tremavano le mani.
Patrick la cinse da dietro e le stampò un bacio sulla guancia. Futura intuì che era particolarmente di buon umore.
«Piccola, ho una bella novità!»
«Davvero? – prese fiato lei – Anch’io devo dirti una cosa – proseguì con un sorriso imbarazzato – Ma parla prima tu.»
Patrick non parve accorgersi dei suoi tentennamenti: «Il capo ha affidato a me lo sviluppo integrale di un pacchetto di applicazioni per un nuovo smartphone che sarà presto lanciato sul mercato! Riguarderanno il fitness, la salute e la motivazione personale, ma richiedono una grafica accattivante e una parte audio ottenuta con un sintetizzatore vocale. È la mia grande occasione per fare un balzo in avanti nella mia carriera!»
«E lavorerai da solo?» chiese lei con lo sguardo sulla pentola.
«No, mi daranno una mano Ed, Peter e Claire. Te li ricordi, vero?»
«Come no.»
Futura si ricordava bene di Ed, Peter e Claire. Avevano bazzicato a casa loro, a cena o per serate di lavoro. Non era inusuale che Patrick si dedicasse ai suoi progetti la sera a casa, soprattutto in vista di una consegna. Non era insolito neppure che altri colleghi lo raggiungessero per aiutarlo.
Ed e Peter erano due anonimi informatici che, come unico interesse, avevano il loro lavoro di programmazione.
Claire invece svolgeva le sue mansioni come creativa e a Futura non piaceva neanche un po’.
Longilinea, con pelle molto chiara, capelli rossi lunghi con la frangia e occhi azzurri, era una bella ragazza dalla parlantina loquace. A lei pareva una grandissima stronza. Quando conversavano tutti insieme a cena, Claire ignorava la presenza di Futura e si rivolgeva esclusivamente a Patrick, con molte moine e tanti complimenti. All’inizio pareva persino che il nome di Futura non le entrasse in testa. In un paio di occasioni quest’ultima le aveva fatto notare che aveva parlato in inglese troppo in fretta e le aveva chiesto, per favore, di ripetere. Claire aveva risposto con un: «Oh, sorry» e un sorrisetto provocatorio. Insomma, Claire aveva tutta l’aria di prenderla in giro, e, quando non la ignorava in modo palese, di trattarla come una specie di povera scema.
Non che Claire fosse mai stata sgarbata o le avesse risposto male in modo diretto. Al contrario, ogni tanto le riservava anche alcuni salamelecchi esagerati. Insomma, Claire non le ispirava la minima fiducia e Futura non era affatto contenta che il suo ragazzo ci lavorasse gomito a gomito.
«Sembra delizioso questo ragù!» disse Patrick con una nota entusiasta nella voce.
Dalla finestra quadrata e senza tende entrava il buio della sera.
«Ma cos’è che mi dovevi dire?»
«Sediamoci a tavola.»
Patrick parve rendersi conto che Futura aveva da rivelargli qualche novità importante.
Si sedette, stropicciò il tovagliolo che voleva mettersi sulle ginocchia e domandò con uno sguardo obliquo: «Qualcosa di grave? Di brutto?»
«Qualcosa di serio, se è bello o brutto me lo dirai tu.»
La fissò senza parlare.
Lei proseguì, con la voce che le vibrava: «Sono incinta».
Patrick posò la forchetta che stava per portare alla bocca.
La trama
L'occasione di una vita, di Elena Genero Santoro
«Spiegami, a che serve darsi da fare se poi basta un imprevisto e va tutto a rotoli? Questi due anni con te sono stati bellissimi, ma hanno comportato anche numerosi sacrifici da parte mia. Sono venuta a vivere a Londra perché tu hai deciso di abbandonare l’Italia, mi sono adattata a numerosi cambiamenti. Ho fatto tutto con amore e non ti rinfaccio niente. Ma poi è capitata questa cosa, e non so se ho il coraggio di ricominciare a lavorare su me stessa, pensando che a un certo punto qualcos’altro potrà scombinare le carte»
Una grande storia d’amore che rischia di andare in frantumi, la bizzarra volontaria di una casa di accoglienza che vuole portare le sue aspirazioni glamour e l’alta moda tra le donne che fuggono da una situazione di violenza, lo sfottò amaro a un certo tipo di TV spazzatura che lucra sulle disgrazie della gente.
In sottofondo, tanto sentimento che cerca il modo giusto per essere espresso.
Elena Genero Santoro
★★★★★
Il buon giorno si vede dal mattino, dicono, e un buon incipit e una copertina accattivante possono essere il perfetto bigliettino da visita di un libro.
Secondo voi, quante stelline si merita il biglietto da visita di questo libro?