L'occhio di carta

"Il giornalista è uno che, dopo, sapeva tutto prima".
Oggi, notizie non se ne cercano più. Ci sono le agenzie di stampa. Ci sono i comunicati dei politici.  E' tutto un taglia e incolla. Oggi, ma forse da sempre,  ci si appiattisce e si cede alla tentazione di compiacere il Potente.
L’antica “gavetta” è sparita; è tutto una spintarella.  Il  senso critico, inesistente. E' il campionato  della piaggeria.  E via così. In questo scenario che rattrista, scoraggia, indigna,  alimentato da simpatie o da antipatie e in cui, oramai,  nessuno - salvo pochi, pochissimi – fa giornalismo d'inchiesta, inutile lamentarsi: questo gli hanno insegnato, questo sono capaci di fare, questo fanno.
Certo, non c'è dubbio, il momento in cui in un giornale si scelgono gli avvenimenti da mettere in pagina, è il momento della verità. Tutto il resto viene dopo e il giornalista è uno che, dopo, sapeva tutto prima.
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