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L’occhio di MAVEN anche su Siding Spring

Creato il 08 settembre 2014 da Media Inaf
Rappresentazione artistica della sonda MAVEN in orbita attorno a Marte (NASA/GSFC)

Rappresentazione artistica della sonda MAVEN in orbita attorno a Marte (NASA/GSFC)

Marte è più gettonato che mai: nel giro di pochi giorni il Pianeta rosso ospiterà ben 5 orbiter oltre alla coppia di rover di superficie della NASA – Curiosity e Opportunity. A Mars Odyssey (NASA), Mars Express (ESA) e Mars Reconnaissance Orbiter (NASA) si uniranno, infatti, la sonda indiana MOM (Mars Orbiter Mission) e l’orbiter americano MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN). Il Principal Investigator di quest’ultima missione, Bruce Jakosky, intervistato da Universetoday, ha detto che la sonda sembra quasi essere stata progettata per mappare la composizione della cometa che più di tutte sta tenendo i ricercatori col fiato sospeso, vale a dire C/2013 A1 Siding Spring.

Al momento del suo passaggio ravvicinato l’intero pianeta verrà ricoperto da gas e polveri, ma non dovrebbero esserci enormi rischi per i rover e gli orbiter che, in ogni caso, per metà ottobre dovranno essere stati posti in zona di sicurezza. Il ricercatore della NASA ha però assicurato «che il rischio proveniente dalla polvere della cometa è minimo, ma ci preme comunque proteggere la nostra missione scientifica. La sicurezza è al primo posto». Siding Spring raggiungerà la sua minima distanza da Marte il prossimo 19 ottobre, quando solo 132 mila chilometri la separeranno dalla superficie del pianeta.

La sonda MAVEN si unirà all’orbita marziana il prossimo 21 settembre (dopo 10 mesi di viaggio interplanetario) e si occuperà principalmente dello studio dell’atmosfera di Marte. MAVEN verrà impiegato anche come ripetitore di segnale per comunicare con i rover attualmente attivi sul suolo marziano, soprattutto perché MRO e Odissey hanno superato il periodo di vita operativa originariamente previsto e presto non avranno più il controllo di Curiosity e Opportunity. La sonda MAVEN, costata 671 milioni di dollari, è stata lanciata lo scorso 18 novembre dalla stazione di Cape Canaveral a bordo di un razzo Atlas V. Finora ha già completato il 95% della missione (per quanto riguarda il volo verso Marte: lo scorso 4 settembre MAVEN si trovava a 205,304,736 km dalla Terra e a 4,705,429 km da Marte.

Lo spettrografo ultravioletto (Imaging Ultraviolet Spectrograph – IUVS) che è montato su MAVEN sarà uno degli strumenti chiave per studiare la cometa, che per la prima volta è entrata nel Sistema solare durante il suo viaggio lungo milioni di anni. L’IUVS potrà effettuare dei rilevamenti utili a definire la composizione di Siding Spring. Si tratta di uno strumento innovativo e unico nel suo genere all’interno della piccola flotta di orbiter marziani. «Approfitteremo di questa opportunità scientifica per osservare sia la cometa che l’alta atmosfera di Marte prima e dopo il suo passaggio per cercare eventuale cambiamenti significativi», ha aggiunto Jakosky. C/2013 A1 verrà studiata già a partire dai due giorni precedenti al fly-by con il pianeta rosso e l’atmosfera di Marte sarà sotto la lente d’ingrandimento anche nei due giorni seguenti il passaggio, per verificare l’eventuale interazione tra la coda della cometa e l’atmosfera superiore di Marte . 

Crediti: NASA

Crediti: NASA

https://www.youtube.com/watch?v=-CvExSDIDVI#t=10

Per saperne di più:

Clicca QUI per visitare il sito della missione MAVEN

Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni


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