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L’occhio per i dettagli

Creato il 02 ottobre 2012 da Mcnab75

L’occhio per i dettagli

Breve post pomeridiano.
Ho iniziato la prima revisione di Pandemic AD, il crossover tra Survival Blog e Due Minuti a Mezzanotte, di cui vi ho già accennato settimana scorsa. L’idea è di riuscire a pubblicarlo per Halloween, anche se non si tratta di un horror puro, bensì di un’ibridazione vera e propria. Non sono sicuro di farcela, perché l’editing mi porterà via più tempo del solito, dovendo anche ricorrere a un preziosissimo aiuto esterno.
Ancor più di altri miei lavori – trattandosi di un crossover – sto curando i dettagli, la fase di documentazione e i vari easter egg ed inside joke che ho disseminato nel racconto. Come già preventivato si tratterà di particolari che verranno apprezzati soprattutto da chi ha seguito il progetto Survival Blog e 2MM, sia nella sua versione Round Robin che negli spin-off ufficiali.
La mia scelta trasforma automaticamente Pandemic AD in un prodotto che spaventerà i lettori totalmente avulsi da questi due scenari. Che poi è proprio quel che cercavo: una nicchia attenta e ricettiva.
Tuttavia mi sto ponendo una domanda: quanti, anche tra i lettori che hanno seguito entrambe i progetti, sono realmente attenti ai dettagli?

L’interrogativo nasce da domande che ogni tanto mi arrivano via mail e che mi causano degli WTF? grandi come grattacieli.
Tizi che mi chiedono se il mio personaggio tal-dei-tali agisce da solo, quando è da ben tre racconti che spiego il suo essere parte di un’organizzazione segreta (etc etc). E questo è solo un esempio tra i tanti.
Ok, a dirla tutta questi non sono nemmeno dettagli, anzi, fanno parte della struttura dei racconti stessi. Quindi figuriamoci quanto sia grande il rischio che alcune finezze in fase di documentazione e di “citazione” vengano bellamente ignorate.

L’occhio per i dettagli

Il che mi fa pensare sul come certe persone leggono romanzi e racconti.
Si pone spesso una grande attenzione sugli aspetti tecnici – infodump, POV, show don’t tell – perché fa figo parlarne. Nel mentre ho però l’impressione che le storie, che poi sono il succo di un libro, vengano lette distrattamente, quasi come se fossero di contorno alla mera tecnica. Oppure, l’ipotesi numero due, vengono lette velocemente, in modo distratto, saltando dove l’occhio vuole saltare e tralasciando tutto il resto. Il che, lasciatemelo dire, sarebbe un piccolo dramma, un’eventualità peggiore della precedente.
Per fortuna il fenomeno riguarda una percentuale minoritaria di lettori, però desta diverse perplessità. Perché, ovviamente, non riguarda solo me, bensì molti libri/ebook di cui leggo recensioni e commenti in giro per il Web.
Tutto ciò tralasciando il fenomeno (apparentemente) opposto, ossia i cercopitechi che  – per esempio – pubblicano noiosissimi articoli di oltre cinquemila parole per sostenere che un noto e celebratrissimo scrittore di fantascienza è un incompetente perché il suo stile non è conforme ai moderni manuali di scrittura. Questi non devono nemmeno essere considerati lettori, bensì solo disadattati in cerca d’attenzione.


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