“Quando ci annoiamo noi cerchiamo di uscirne in tanti modi diversi ma per me è stato fondamentale capire che la via d’uscita non sta nel guardare dentro se stessi e nemmeno nel cercare di avere successo con gli amici (o con gli altri in genere) ma nel trovare una persona che per te è così viva che tu sei pronto a seguirla e ad ammirarla, tanto che non vorresti mai staccarle gli occhi di dosso. E questo, per qualche ragione, ti rende vivo. E accade anche un’altra cosa, che mentre sei lì tutto preso a guardare quella persona viva, improvvisamente perdi interesse per te stesso, perché non sei più al centro tu, ma allo stesso tempo sei tu che diventi più vivo, e gli amici intorno a te se ne accorgono.”
Queste parole di Aleksandr Filonenko mi paiono la migliore spiegazione di ciò che si trova in questo libro. Tutte le parole che vi sono contenute sono in realtà un racconto: il racconto della scoperta della vita da parte di una persona – l’Autore – che narra la sua storia e il suo passaggio dalla fisica nucleare alla filosofia e poi alla fede, negli anni che stanno sul crinale tra il tramonto dell’epoca sovietica e l’indipendenza dell’Ucraina fino alla stagione del Majdan, non ancora conclusa.
(dalla prefazione di Francesco Braschi)
L’oceano del Mistero, disponibile in anteprima alla libreria del Meeting di Rimini, 24-30 agosto 2014.