L'odore dei libri

Creato il 09 gennaio 2011 da Mirco
Sono tra quelli che non amano gli Ebook però mi chiedo una cosa: sono l'unico a cui non interessa annusare i libri? Noi fedeli alla carta e al disboscamento dell'Amazzonia (perché alla fine così ci trattano), veniamo accusati di essere retrivi, inattuali, passati. Da bravo informatico dovrei invece essere a favore di ad ogni tipo di innovazione tecnologica. Il fatto è che, secondo me, il peggior consumista è quello che non si rende conto di esserlo, e la tecnologia sta creando più consumismo che innovazione. E' pur vero che ogni volta che nei vari blog o forum qualcuno alza la voce a favore dei libri di carta parla sempre e solo di una cosa: il loro odore. Non penso di aver mai annusato un libro, o perlomeno non vado in libreria a scegliere il libro con il profumo migliore.
Buondì signorina, vorrei un libro che odori di limone. Ecco, dice lei, l'ultimo di Baricco. Ma questo non è limone, è bruschetta all'aglio!
Di solito scelgo quello con i contenuti più interessanti e con un rapporto qualità/prezzo decente. Ma l'odore no. Se mi è capitato di annusare un libro è stato per capire fino a che punto era ammuffito, per decidere la sua sorte: eutanasia o sopravvivenza.Lascio annusare i libri agli altri.
Potremo faremo un gioco e immaginare che odore possano avere alcuni classici. Senza pensarci troppo associate un nome o un romanzo a un odore.
I libri di Bukovksi sanno di vino rosso.
I libri di Flaubert di lavanda
I libri di Oscar Wilde di Chanel n.5
I libri di Manzoni odorano di aria stantìa
I libri di Stefano Benni sanno di caramella alla fragola
I libri di Camilleri di tabacco
I libri di Tolkien di erba appena tagliata
Le poesie di Emily Dickinson di umidità che si sente dopo un temporale
I racconti di E.A.Poe di naftalina
Il Corsaro Nero sa di aria di mare
A voi continuare il gioco.

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