C’era un clima nervoso ed eccitato due settimane fa al Parlamento olandese. Apparivano uno sbiadito ricordo i giorni in cui le dichiarazioni programmatiche di un nuovo governo seguivano rituali dimessi e rilassati , compreso l’arrivo del primo ministro in bicicletta.
Severissime misure di sicurezza , controlli identici a quelli dell’aeroporto. Sono stati necessari quattro mesi di consultazioni , per mettere insieme il primo esecutivo minoritario del Dopoguerra : toccato a Mark Rutte , 43 anni. Il suo partito liberale VVd si sono uniti per formare al governo insieme ai cristiano-democratici del Cda.
L’attesa erano tutti per il nuovo padrone della maggioranza , l’uomo che in pochi mesi ha cambiato la politica olandese : forte del 15% del suo Pvv, il partito della Libertà che gestisce da monarca assoluto , Geert Wilders ha venduto a caro prezzo l’appoggio esterno del suo governo.
Geddogd, parola usata per il consumo di marijuana nei coffee-shop di Amsterdam, viene usata per definire la situazione politica. Un paradosso verbale di rara efficacia : Wilders tira fuori l’intolleranza che vive nel partito , finora, più culturale ed educato d’Europa.
Gerrt Wilders è sicuramente il fenomeno centrale dei nuovi nazionalismi che stanno avanzando in Europa. Carismatico, elegante , eloquente, narcisista fino a sfiorare il ridicolo quando cerca di ossigenare i suoi capelli. Wilders incarna sempre più il populismo europeo.
Wilders vuole tassare a chi indossa il burqa e bloccare l’immigrazione dai Paesi musulmani verso l’Europa. Identificando il nemico nell’Islam e non negli stranieri , costruendo abilmente la sua retorica in termini di libertà e non di razzismo , egli si accredita a difensore dell’Occidente e dei suoi valori , riuscendo a far propri anche temi tipici della sinistra progressista , come l’emancipazione della donna e la difesa dei diritti degli omosessuali. Di più, Wilders è lontano da ogni sospetto di antisemitismo , con il suo sostegno incondizionato e molto pubblicizzato a Israele.
Il Paese che ha combattuto una sola guerra vera, quella con l’acqua per conquistare lo spazio vitale , diventa un laboratorio. Per assicurarsi i voti del tribuno populista che paragona il libro del Profeta a Mein Kampf di Hitler , Rutte ha promesso molto : dimezzare il flusso degli immigrati dai Paesi europei extra-europei, scoraggiare il ricongiungimento delle famiglie , imporre corsi di lingua obbligatori per chi chiede un permesso di residenza , facilitare l’espulsione di commette reati , aumentare i poteri della polizia.
Secondo esperti olandesi “una parte crescente della popolazione si sente Abbandonata dai partiti tradizionali e questo crea un terreno fertile per il populismo di Wilders. Inoltre la rinascita del nazionalismo ha a che fare con il senso di alienazione provocato dalla globalizzazione.
Wilders vive sotto scorta in una località segreta, nessuno lo ha mai visto in un ristorante o al cinema. Molto è cambiato in Olanda dal 2002 , quando fu ucciso Fortuyn, leader dell’estrema destra. Due anni dopo fu ucciso Van Gogh , il regista che documentò il mondo femminile nell’Islam , che amplificò a dismisura l’ansia di vasti strati della popolazione verso l’Islam.
Secondo lo studioso Verhagen , l’Olanda rimane il paese più sicuro d’Europa. Wilders, secondo lo studioso, ha vinto nei paesi dove non ci cono stranieri, e la paura è irrazionale. Forse la cosa giusta era far entrare Wilders al governo invece che come appoggio esterno, deve assumersi responsabilità