Superdonne? Si, esistono ed hanno numerose capacità maggiormente sviluppate rispetto all’universo degli uomini. Se una maggiore longevità femminile può essere solo un esempio delle potenzialità del genere donna, adesso dai ricercatori dell’Università Federale di Rio de Janeiro arriva anche la conferma di una superiorità olfattiva nelle donne in grado di farle ricoscenere ed identificare numerosi profumi o odori, molto più che nel sesso maschile.
Lo studio scientifico condotto e pubblicato sulla rivista Plos One ha utilizzato, per giungere ad una simile conclusione, un frazionatore isotropico, uno strumento innovativo in grado di misurare il numero di cellule presenti nel bulbo olfattivo del cervello, ovvero in quell’area cerebrale dove vengono raccolte da subito le informazioni olfattive provenienti dalle nostre narici. Da qui, quindi, le analisi delle diverse aree cerebrali di uomini e donne della stessa età hanno rilevato alcune differenze di consistenza nei bulbi olfattivi esaminati: le donne hanno in media il 43% delle cellule olfattive in più degli uomini, una differenza che, in alcuni casi, può giungere anche ad una percentuale del 50%, ovvero più della metà delle cellule utilizzate nei processi di riconoscimento olfattivo dei maschi. Al momento le ipotesi sulle differenze rilevate convergono nella tesi, secondo il dottor Roberto Lent coordinatore dello studio, che un numero maggiore di cellule olfattive nelle donne è attivo sin dalla loro nascita e che una simile presenza è conseguenza dei comportamenti sessuali e produttivi attuati dalle femmine.
- Ricerca di: Università Federale di Rio de Janeiro
- Pubblicata su: Plos One
- Conclusione: La superiorità olfattiva nelle donne è conseguenza di un maggior numero di cellule olfattive