Mercoledì 07 Dicembre 2011 10:31
Una ricerca Telapak rivela che i finanziamenti norvegesi al produttore di olio di palma indonesiano PT Munte Waniq Perkasa Jaya, annullano il valore dell'impegno finanziario della Norvegia per fermare la deforestazione nelle foreste pluviali del Sud-est asiatico. Il mese scorso, la PT Munte Waniq Perkasa Jaya, ha scacciato dalle loro terre gli indigeni Dayak della tribù Muara Tae, presso di sub-distretto Jempang, a West Kutai, nel Kalimantan orientale. La PT Munte Waniq Jaya Perkasa ha dato il via alle proprie attività nel 2008. Questa impresa ha ottenuto un permesso per creare una piantagione di palma da olio a West Kutai, su ben 11,500 ettari di terreno.
Il rapporto di Telapak rivela che il 90% della PT Munte Waniq Jaya Perkasa è di proprietà di una società del gruppo malese di Tian Siang Holding (TSH). Questa società controlla ben 87.000 ettari di concessione di palma da olio in Indonesia e Sabah. Il pensione Fondo governativo della Norvegia ha investito sulla TSH. Questo significa che mentre con una mano la Norvegia investe nella protezione delle foreste indonesiane, con l'altra investe e fa profitti sulla deforestazione - scacciando gli indigeni delle loro terre.
"La PT Munte Waniq Jaya Perkasa ha sfrattato con la forza gli indigeni Muara Tae - ha spiegato Abu Meridian, di Telapak - La Norvegia ha una buona reputazione per il suo impegno nella lotta ai cambiamenti climatici, ma al tempo stesso ha investito i suoi fondi su un'impresa che scaccia gli indigeni dalle loro terre, come i Muara Tae ".
Lo scorso giugno, Telapak con EIA (Environmental Investigation Agency) hanno pubblicato un rapporto intitolato "Caught REDD Handed". Il rapporto indica il flusso di fondi dalla Norvegia verso quattro gruppi di imprese che controllano 24 aziende responsabili di deforestazione illegale nella provincia pilota di + REDD, un progetto finanziato proprio dalla Norvegia. Questi investimenti minacciano il successo del programma REDD + e dimostrano il caos delle normative nel settore forestale.
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