Olio con sapiente arte spremuto
dal puro frutto degli annosi olivi,
che cantan "pace!" in lor linguaggio muto
degli umbri colli per solenti clivi,
chiaro assai più liquido cristallo,
fragrante quale oriental unguento,
puro come la fè che nel metallo
concavo t'arde sull'altar d'argento,
le tue rare virtù non furo ignote
alle mense d'Orazio e di Varrone
che non sdegnàr cantarti in loro note...
(G. D'Annunzio)
(...) Così dentro una nuvola di fiori, che dalle mani angeliche saliva e ricadeva in giù dentro e di fori sovra candido vel cinta d'uliva donna m'apparve, sotto verde manto vestita di color di fiamma viva"
(Dante, Divina Commedia, II, XXX, 28-33)
(...) Io combatto duramente per catturare quest'olivo. E' d'argento, un attimo dopo è più azzurro, tutto insieme è verde, un pizzico di bronzo, contro il giallo, rosa, blu, porpora, arancio e ocra"
(Vincent van Gogh)
A piedi del vecchio maniero
che ingombrano l'edera e il rovo;
non altro,
di vivo;
che stilla e si leva, ed a spire
poi torna, turbato nel covo,
chi sa? Dall'andare e venire
d'un vecchio balivo:
a' piedi dell'odio che, alfine,
solo è con le proprie rovine,
piantiamo l'ulivo!
L'ulivo che agli uomini appresti
la bacca ch'è cibo e ch'è luce,
gremita, che alcuna ne resti
pel tordo sassello;
l'ulivo che ombreggi d'un glauco
pallore la rupe già truce,
dov'erri la pecora e rauco
chiami l'agnello;
l'ulivo dia le vermene
per figlio dell'uomo, che viene
sul mite asinello (...)
(Giovanni Pascoli)