Hugo Cabret, con molta fantasia e con delle scenografie (per cui sono stati premiati dall'Academy gli italiani Lo Schiavo e Ferretti) capaci di far sognare grandi e piccoli ci presenta le origini e il tramonto forse mai avvenuto del grande padre del cinema, ma soprattutto di scenografie e montaggio. Perchè non esistevano solo i fratelli Lumiere. Georges Melies, un grande mago che partendo dalla tecniche teatrali della meraviglia, con la prestidigitazione irrompe nel cinematografo dei Lumiere e rinnova il cinema appena nato, ed'è per questo ancora oggi ricordato per delle tecniche che sono tuttora usate. Commovente, con una sceneggiatura sicuramente non solidissima, ma che è capace di reggere dall'alto di quella torre dell'orologio che da il tempo alla Parigi del primo decennio del novecento. Gli effetti e la fotografia lo rendono un capolavoro, così come l'interpretazione del piccolo Hugo e del grande Melies, e lo scenario rende questo film memorabile, puntando sull'aspetto a cui Melies probabilmente teneva di più.
Ho sentito da qualche parte che con "The artist" e "Hugo Cabret" Hollywood sia voluta tornare alle remote abitudini in un periodo di crisi. Riciclare è bene, se è fatto con un tocco di modernità come hanno fatto questi due registi, e poi si sa che tutto viene lodato se riporta alla luce il passato di un'arte come il cinema, soprattutto quindi se ricorda le origini di chi dall'Academy è chiamato a votare.
L'Italia si porta a casa un premio quest'anno, e già qualche regista ha preso il microfono in mano per lanciare un messaggio: "Rischiare con idee nuove". Ebbene questo lo pensiamo tutti, chi guarda il cinema e chi lo fa, solo che questo messaggio infastidisce un po' venendo da un regista che altro non firma se non commedie italiane tutte uguali ai prodotti di altri. Chi è già regista affermato ha il dovere di fare e arrivare lontano se ha deciso di lavorare per questo, ci vuole patriottismo e orgoglio, oltre che volontà e talento. Chi ha una voce la non la usi, ma faccia. E' il miglior modo per farsi sentire, e abbiamo tutte le carte in regola perchè l'America ci senta. Il nostro passato non vi dice niente? Voi che potete, FATE!
A Hugo 8