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“Ma la tua eterna estate non potrà mai svanire.
Né perdere il possesso delle tue bellezze.
Né la Morte vantarsi di averti nell’ombra sua.
Poiché tu vivrai nel tempo in versi eterni.
Sin che respireranno gli uomini e occhi vedranno,
altrettanto vivranno queste rime, e a te daranno vita”.
Mai citazione è più consona per descrivere il fascino senza tempo dei versi e delle pagine poetiche nate dalla maestria di uno dei poeti e drammaturghi più amati e conosciuti al mondo. Versi che si prestano anche ad introdurre l’iniziativa promossa dalla Feltrinelli per celebrare i 450 anni di William Shakespeare che nasce il 23 aprile del 1564 nel nord-ovest di Londra, a Stratford Upon Avon, e giorno non a caso scelto per celebrare la Giornata Mondiale del Libro . La Feltrinelli lancia una sfida agli aspiranti poeti 2.0 dal gusto classico, per omaggiare Shakespeare e far rivivere le sue vibranti pagine. Chi accetterà il guanto della sfida e si trasformerà in un bardo anti-litteram per “cinguettare” rime a suon di 125 caratteri? A tutti coloro che solletica l’idea e che vogliono prendere parte a #Shakespeare450, possono scegliere una delle quattro tematiche proposte. Ad ispirarvi sarà il disperato e dolce amore di Romeo e Giulietta, l’ambizione e il potere con annessi pericoli di Macbeth, la gelosia morbosa e ossessiva di Otello o l’indecisione che blocca Amleto?
Registrandosi tramite il form sul sito della Feltrinelli o accedendo tramite il proprio profilo facebook o twitter, si possono scrivere rime, che però devono essere rigorosamente accompagnate dall’hashtag #Shakespeare450. I 5 testi più belli saranno pubblicati sul sito di Giangiacomo Feltrinelli Editore, e i rispettivi autori avranno una simpatica sorpresa dalla Feltrinelli. È prevista la possibilità di poter partecipare offrendo più di un testo in rima e a discrezione di chi partecipa, si può scegliere di condividerlo attraverso i propri profili social.
#Shakespeare450 non costituisce un unicum, in quanto innumerevoli sono gli hashtag creati e proposti ad ogni ora del giorno e della notte, per celebrare e diffondere la lettura e la cultura attraverso cinguettii acculturati. Ormai è ufficiale, impazza la moda della “#twitteratura”: la letteratura che si apre al digitale, così che la lettura dei classici, e le parole dei grandi poeti e narratori di tutti i secoli diventano social, adattandosi e non tramontando mai. Apripista di tale innovativo filone può essere considerato il progetto Tw Letteratura che è partito nel gennaio 2012 ad opera di Paolo Costa, Edoardo Montenegro e Pierluigi Vaccaneo. Tw Letteratura (http://www.twletteratura.org/ ), di cui se ne è discusso anche nell’ultima edizione del Salone Internazionale di Torino si prefigge di commentare, parafrasare, ma anche reinterpretare, attraverso l’uso di Twitter, le grande opere letterarie e artistiche, cercando di creare una comunità intorno alla cultura.
Il dubbio amletico in questa nuova era di contaminazioni tra analogico e digitale, diventa: “To tweet or not tweet that is the question”.
E per chi voglia rispolverare ed emozionarsi ancora con Shakespeare, si possono riascoltare i podcast in omaggio al sommo poeta per il 450esimo anniversario dalla sua nascita, offerte da Radio3.
Giovanna Di Troia